Vertice in prefettura per soluzione “Le Dune”. All’esterno canti e musiche dei migranti. IL VIDEO

Trovare una soluzione al problema migranti. E’ l’obiettivo dell’amministrazione comunale, che stamane ne ha discusso per diverse ore con il vice prefetto Maria Antonietta Cerniglia e gli altri rappresentanti delle varie associazioni.

Nel frattempo gli attivisti, insieme alla maggior parte degli ospiti del Palanebiolo, hanno cantato e mimato le loro richieste. Davanti alla prefettura, un coloratissimo sit-in che non si era mai visto a Messina.

Per chiarire gli esiti dell’ordinanza di demolizione del villaggio turistico “Le Dune”, luogo designato per ospitare i migranti, è stata inviata una lettera all’Autorità Giudiziaria. La risoluzione della vicenda, però, potrebbe non essere immediata. Alle 15, è previsto un nuovo tavolo in prefettura con i rappresentanti della Procura, ma si potrebbe perdere comunque del tempo perché si dovrà fare i conti con il problema del rifacimento del bando per l’assegnazione ad un ente gestore.

Nel frattempo, i migranti sarebbero costretti a restare nella tendopoli, ancora in fase di montaggio nel campo da baseball di Conca d’Oro. All’arrivo di queste notizie, è salita la tensione tra migranti e attivisti. L’Arci ha preannunciato una denuncia per problemi sanitari al fine di evitare la tendopoli. Ma dove andrebbero a finire allora i migranti?

Tutto è rimandato al vertice pomeridiano. Riproposta anche la soluzione “Casa dello Studente”, ma bisognerebbe prima parlare con l’Ersu, ente gestore della struttura. Si tratta comunque di un piano B, perché la soluzione primaria resta quella del villaggio “Le Dune”.

L’amministrazione comunale ripone dunque grande speranza nel nuovo incontro, visto che nessuno vuol sentire parlare di tendopoli. Gli attivisti, pur apprezzando la generosità per trovare una soluzione in tempi brevi, hanno lamentato comunque l’inadeguatezza che ha condotto alla situazione attuale.

I migranti hanno deciso di rimanere ad aspettare davanti alla prefettura. Non vogliono più tornare a dormire al Pala Nebiolo o nelle tendopoli. “Piuttosto rimaniamo qui per strada – hanno gridato alcuni di loro”.

(IN AGGIORNAMENTO)