Manutenzione di strade e torrenti,i Verdi diffidano il sindaco metropolitano

I Verdi scrivono alla Regione, al Prefetto, al Genio civile, e diffidano il sindaco Metropolitano a provvedere a tutti gli interventi in materia di prevenzione e tutela dal dissesto idrogeologico. Nella diffida la co-Presidente Regionale del Partito della Federazione Nazionale dei Verdi, Raffaella Spadaro, chiede anche l’accesso a tutti gli atti.

“Ad oggi- sottolinea la Spadaro- non è stato effettuato alcun intervento manutentivo sulle strade e sui dispositivi di raccolta delle acque piovane (tombini, caditoie, ecc.), nonché alcun intervento sulle aste torrentizie, coperte e non, ricadenti nel territorio della città di Messina e dell’area Metropolitana di Messina, in considerazione dell’imminente stagione delle piogge ed al fine di scongiurare eventuali possibili disastri dovuti anche ai recenti incendi che hanno devastato le colline cittadine e provinciali e aggravato il dissesto idrogeologico esistente”.

La co-presidente regionale dei Verdi chiede di conoscere eventuali iniziative intraprese dalla Città Metropolitana o dal Comune di Messina o ancora dall’assessorato regionale al Territorio e diffida Accorinti nella doppia veste di sindaco di Messina e sindaco metropolitano a provvedere agli interventi di sua competenza.

“Chiedo, inoltre, di sapere se le aziende ricadenti nel territorio della Provincia di Messina che hanno l’obbligo di predisporre un proprio piano di emergenza abbiano trasmesso tale piano agli Enti preposti al controllo e se Accorinti ha attivato, anche attraverso le società partecipate, procedura di allerta e di sgombero, in caso di allerta meteo dichiarate dagli uffici di protezione civile, dei locali seminterrati ed interrati degli edifici pubblici e privati con particolare riguardo agli edifici ad uso pubblico ed agli edifici scolastici. Infine se sono stati attivati, in caso di eccezionali precipitazioni, presidi e adempimenti per la salvaguardia degli animali. Chiedo, altresì, al Prefetto della Città Messina di attuare i necessari provvedimenti sostitutivi nel caso del perdurare della presente inerzia”.

La nota si conclude con la richiesta d’esame di tutta la documentazione relativa entro 30 giorni da oggi, così come prevede la normativa.