Eller: “Per andare a cercare il pelo nell’uovo faccio fallire una città?”. Accorinti: “Scusate i ritardi”

Non era mai successo che venisse convocata con urgenza il sabato alle 23 una conferenza stampa per le 10.30 del mattino della domenica, e per di più per ribadire il consueto scaricabarile, peraltro senza che i revisori dei conti si siano ancora pronunciati. Ma da un’amministrazione che dopo aver annunciato il previsionale a gennaio 2015 tra squilli di tromba e slogan di diversità, ormai, giunti a fine aprile 2016 (1 anno e mezzo dopo…) senza il previsionale e sull’orlo del baratro, ci aspettiamo di tutto.

Ad aprire la conferenza stampa è stato il neo vicesindaco Gaetano Cacciola, che ha immediatamente dato la parola al sindaco Accorinti (allegato il video dell'intervento), accanto al quale sedeva la giunta al gran completo. Defilati c'erano il segretario/direttore generale Antonio Le Donne ed il ragioniere generale Antonino Cama. Ad assistere alla conferenza stampa anche il vice-presidente del Consiglio comunale Nino Interdonato e la consigliera Daniela Faranda; in piedi il "pubblico" delle grandi occasioni.

"E' uno dei momenti più importanti e delicati – ha esordito Accorinti -, può andare in ginocchio la città, abbiamo dedicato tutto il nostro tempo per poter esitare il bilancio, chiediamo scusa per i ritardi. Abbiamo tutte le carte, è tutto nella legalità, che vadano nei tribunali se abbiamo fatto qualcosa di illegale. Fino ad oggi abbiamo pagato gli stipendi, non ci devono essere giochetti, abbiamo fatto quello che c’era da fare, non si può giocare con la vita delle persone".

"Sulla trasparenza sono intransigente – ha aggiunto l'assessore Eller, alzandosi in piedi a parlare come suo costume -, tutto deve essere pubblico, ci deve essere un controllo diffuso da parte del cittadino, la democrazia non è solo il voto. Riuscire a rimettere le cose a posto richiede tempo, non a caso il piano di risanamento richiede 10 anni, non possono bastarne 3 come era stato annunciato. Sul bilancio di previsione il lavoro è stato fatto nella norma, ho visto l'impegno di tutti. Il percorso di approvazione è iniziato il 9 dicembre, era già tardi, ma si entrava nella nuova legge sull'armonizzazione dei bilanci e questo ha creato problemi. In realtà si doveva partire sin dal 2014 a focalizzare il tema dell'armonizzazione. Altro problema è stato il consuntivo approvato il 30 dicembre e sul consuntivo avevano ragione i revisori come ho sempre detto. Il riaccertamento dei residui andava fatto prima. Qui invece l'abitudine è rimandare sempre. Bisogna cambiare il modo di lavorare in questo Comune. Cosa è accaduto nel previsionale? Dal riaccertamento è emerso un debito di 100 milioni di euro che bisogna risanare in 30 anni. Quindi bisogna spalmare 3 milioni nei bilanci annuali dal 2015 in poi. Sono stati prodotti i documenti richiesti dai revisori, ma sono discrasie che stanno nei limiti di legge. Attenzione a suicidarci con le nostre stesse mani. Stiamo debordando solo in due capitoli. Questa confusione non l'ho capita, non escludo errori di approssimazione ma in un percorso di ottimizzazione e ci sono cose comunque da migliorare. Per andare a cercare il pelo nell'uovo faccio fallire una città?"

Secondo Eller quindi gli errori e lo sforamento sono dettagli poco determinanti, anzi, persino "pelo nell'uovo". Se ne deduce che il ruolo dei revisori, in questo clima di caccia alle streghe, secondo l'assessore è del tutto inutile.

"Si bloccano le mense, gli investimenti, siamo così masochisti da incartarci in discussioni inutili, in polemiche inutili sulla stampa. C'è qualcuno che sta generando il dissesto (ndr detto da chi pochi giorni fa ha dichiarato a Tempostretto "il dissesto è al 50%" fa sorridere)".

L'amministrazione non intende modificare ulteriormente il bilancio, sostiene di aver fatto l'asseverazione e invita i revisori a dare il parere.

Per la giunta, il parere non può che essere positivo, anche se con inevitabili rilievi.

In ogni caso, per sindaco ed assessori anche se il parere dovesse essere negativo, il bilancio, che è pronto dal 31 marzo, può comunque arrivare in aula perché – come ha ricordato Eller – il parere dell'Organo di revisione è sì obbligatorio ma non vincolante.

Danila La Torre-Rosaria Brancato