Senza bilancio pagano i bambini: dal 12 gennaio stop alle mense scolastiche. A rischio anche 80 lavoratori

I primi a pagare saranno i bambini. Rientro a scuola amaro per i piccoli messinesi che sconteranno sulla loro pelle la mancata approvazione del bilancio di previsione 2015 di Palazzo Zanca. Due mondi che sembrano lontanissimi e che però si incontrano quando in ballo ci sono i servizi che il Comune dovrebbe rendere ai suoi cittadini, mettendo al primo posto le fasce deboli, quindi soprattutto i bambini. E invece niente bilancio e niente servizi. A cominciare dalle mense scolastiche. E’ questa la prima conseguenza tangibile dell’incredibile ritardo dell’amministrazione Accoranti sul bilancio di previsione che per la prima volta nella storia di Palazzo Zanca non è stato approvato in tempo utile. Il 2016 è iniziato da appena 10 giorni, il Comune si è ritrovato in gestione provvisoria, cioè nella condizione di poter assumere solo quegli impegni di spesa che se non assunti causerebbero danno erariale. In questo momento sul fronte finanziario si naviga a vista, i vari dipartimenti si trovano a dover valutare quale spese sostenere e l’ultima parola tocca comunque alla Ragioneria generale. Una situazione che ha impedito la programmazione del servizio mensa per l’anno che è appena cominciato e dunque dal prossimo 12 gennaio niente più refezione scolastica negli istituti messinesi. Si doveva predisporre un nuovo bando di affidamento per l’appalto attualmente in corso, gestito dalla cooperativa COT, è prossimo alla scadenza, senza bilancio però il dipartimento pubblica istruzione si è ritrovato con le mani legate e nell’impossibilità di poter far partire il bando. Ad oggi non è stata prevista nemmeno una proroga e quindi dal prossimo lunedì centinaia di famiglie si ritroveranno senza un servizio che soprattutto nelle zone meno agiate della città è fondamentale. I disagi saranno anche per gli istituti che avranno difficoltà nel mantenere il tempo pieno e ovviamente ci saranno gravi ripercussioni anche sul fronte occupazionale.

La Fisascat Cisl di Messina lancia l’allarme per il futuro di 80 lavoratori che si vedranno sospesi dal lavoro e senza alcuna retribuzione. «Il Comune – spiega preoccupato il segretario provinciale della Fisascat Pancrazio Di Leo –ha sospeso il servizio mensa in attesa di poter rinnovare il relativo appalto e, non essendo bandito ancora un appalto pubblico per attribuire le refezioni scolastiche di Messina, non si spiega come mai il sia stato previsto di attuare almeno una prologa di tale servizio in attesa dell’espletamento del nuovo bando di gara».

La Fisascat Cisl ritiene esasperante la situazione che si verifica puntualmente ogni anno, creando gravi problemi alle famiglie che ne usufruiscono. «Tali mense – afferma Di Leo – in molti casi assicurano ai figli di famiglie disagiate un pasto equilibrato e decente almeno una volta al giorno. Pertanto sottolineiamo che si tratta anche di un problema sociale da non sottovalutare».

La Fisascat Cisl chiede pubblicamente al sindaco di Messina, Renato Accorinti, di intervenire personalmente affinché il Comune possa procedere a garantire un servizio essenziale alla comunità messinese evitando l’ennesimo e puntuale disagio a tutte queste famiglie alle bambine, ai bambini e ai lavoratori.

Francesca Stornante