Turiste americane “in ostaggio” alla Chiesa dei Catalani

Gli aggettivi da utilizzare per “dipingere” quanto accaduto in pieno centro storico potrebbero essere molteplici: vergognoso, inqualificabile, paradossale. Tutti calzano a pennello di fronte all’imbarazzante (ecco un altro attributo qualificativo) immagine di due turiste americane rimaste intrappolate nello spazio esterno della Chiesa dei Catalani (vedi foto).

Le croceriste, giunte con la nave di questa mattina, hanno deciso di rimanere in città per poterne ammirare le bellezze. Una delle tappe del tour “fai da te” è stata appunto quella della caratteristica chiesa, il cui ingresso affaccia sulla via Garibaldi. Dopo averve fatto un giro all’interno, le donne due si sono avvicinate all’uscita, ma ecco la brutta sorpresa: cancello sbarrato, con tanto di lucchetto. Le visitatrici, incredule per la scena trovata di fronte ai loro occhi e preoccupate di rimanere a terra perché la nave sarebbe partita di lì a poco, hanno cercato di attirare l’attenzione dei passanti. Dopo circa mezz’ora di attesa e l’intervento di un passante che ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine, le turiste “prese in ostaggio” sono state liberate dagli uomini del nucleo Decoro della Polizia Municipale di Biagio Santagati. Dopo avere ringraziato per la “liberazione”, le signore si sono dirette di corsa verso il molo Colapesce riuscendo fortunatamente a salire in tempo a bordo della nave in partenza.

Un episodio che certo rimarrà ben impresso nella mente delle “ospiti” ma che anche che dalle “nostre parti” non dovremmo dimenticare. Quanto accaduto, infatti, deve spingere a riflettere, una volta di più, su cosa si voglia fare del turismo cittadino. Al di là della circostanza, al limite del grottesco, merita infatti di essere sottolineato un dato: non è certo normale che in piena mattinata e in piena stagione croceristica, una delle strutture più importanti del centro storico possa essere chiusa la pubblico. Tutto ciò a pochi giorni di distanza dall’arrivo in città della “Navigator of the Seas” nave della prestigiosa compagnia Royal Carribean (vedi correlati), che da quest’anno ha scelto Messina come homeport, ovvero nuovo porto d’imbarco. Un’opportunità che la città, come ribadito anche dal sindaco, dovrebbe sfruttare al massimo mostrandosi il più a misura di straniero. E invece dopo la turista scippata, ci tocca raccontare delle croceriste imprigionate. Souvenir “made in Messina”. (ELENA DE PASQUALE)