Gli incarichi legali a Palazzo Zanca e lo slogan: “Non favoriamo gli amici degli amici”

Iniziamo oggi alcune puntate dedicate ad approfondire la tematica dell’affidamento degli incarichi legali.

L’argomento fu al centro di animato dibattito nei primi giorni di luglio 2014, quando dapprima l’ex consigliera comunale Nina Lo Presti ed il giorno dopo l’ex assessore Nino Mantineo presentarono due proposte di regolamento che puntavano su criteri di trasparenza, rotazione, competenza. L’obiettivo: evitare l’affidamento ai “soliti noti”, casi di “strabica” distribuzione degli incarichi, ed inserire nuovi criteri, compresa l’apertura ai giovani avvocati, il tetto alle parcelle ed una serie di elementi che andassero in direzione opposta alla creazione di “vere e proprie riserve”, oasi felici popolate solo da alcuni gruppi scelti per requisiti non sempre legati a competenza e specializzazione.

Nell’estate 2016, due anni dopo,quel regolamento è ancora immobile, all’ordine del giorno del Consiglio comunale.

Così da oggi proveremo a dare un’occhiata ai legali ed ai criteri scelti dall’amministrazione per affidare gli incarichi.

Una delle frasi più amate dal sindaco Accorinti, e che ci ha ripetuto fino allo sfinimento in questi 3 anni, è: “Noi non diamo incarichi né favoriamo gli amici degli amici. Siamo diversi da quellicheceranoprima”.

Premesso che non c’è nulla di illegale o illegittimo nell’affidare incarichi o ruoli a persone delle quali ci si fida,è il primo cittadino a ritenerlo poco opportuno. Ma il discorso a quanto pare vale solo per il passato,perché l’amministrazione predica bene ma razzola male. Dimentica per strada quanto detto ai nastri di partenza.

Probabilmente la giunta non si è accorta di aver deliberato, dal gennaio 2015 al febbraio 2016 l’affidamento di una serie di incarichi legali, per un importo complessivo di circa 20 mila euro, ad un avvocato che proprio sconosciuto alla classe dirigente che guida la macchina comunale non è. L’amministrazione Accorinti infatti, su proposta dell’assessore proponente (nel 2015 era Mantineo) ha affidato 7 incarichi legali per rappresentare il Comune in una serie di ricorsi al Tar, all’avvocato Elisa Ardizzone, compagna dell’attuale presidente dell’Amam Leonardo Termini finito nelle scorse settimane al centro della polemica dopo l’invito della giunta a lasciare l’incarico perché rinviato a giudizio per truffa. Anche CMdB ha reiterato l’invito sia al presidente che al sindaco per evitare una situazione poco opportuna sotto il profilo dell’immagine anche se del tutto irrilevante sotto l’aspetto giuridico.

Le delibere d’affidamento, pubblicate regolarmente nella sezione Amministrazione trasparente, sono tutte di giunta. La prima, la n° 14 dell’8 gennaio 2015, riguarda un ricorso al Tar proposto da Higel Towers per la realizzazione di un impianto di comunicazione per la diffusione del servizio di connessione internet a Campo Italia. L’importo dell’incarico, escluse le spese vive, è di 2.170 euro. La delibera n°330 è del 19 maggio 2015 e riguarda il recupero canoni non pagati dall’assegnataria di un alloggio popolare (importo 1.809 euro). Nel mese di giugno 2015 gli incarichi sono 4. Il primo, delibera n°381 del 16 giugno, è per la difesa legale di fronte al Tar per un ricorso presentato relativamente alla rimozione di opere realizzate all’ex forte Masotto (importo 2.170 euro).Il 19 giugno (delibera n°400) l’incarico per un ricorso per la demolizione di opere abusive a Faro Superiore è per un importo di 4.860 (inizialmente erano indicati 2.170 euro,poi modificati). Il 23 giugno le delibere sono due, la n°417 per ricorsi al Tar relativamente ad atti di concessione edilizia (importo iniziale 2.170 euro, poi corretto in 4.860), e la n°419 per il ricorso al Tar del consorzio stabile Olimpo per l’annullamento del bando di gara per l’appalto di postalizzazione e notifiche degli atti della Polizia Municipale (importo 2.170).

Nel 2016, a febbraio, delibera 124 l’amministrazione Accorinti ha affidato l’incarico di difesa legale per un ricorso al Tar relativo alla demolizione di opera abusiva per la cifra di 2.170. Complessivamente da gennaio 2015 a febbraio 2016 l’amministrazione ha conferito incarichi pienamente legittimi all’avvocato Ardizzone. Non c’è alcun profilo di illegittimità o irregolarità in queste delibere. Elisa Ardizzone, avvocato, è la compagna del presidente Termini ed è pienamente legittimo che abbia questi incarichi. E’ Accorinti che sbandierando lo slogan “non diamo incarichi ad amici degli amici” come elemento di discrimine nei confronti del passato, di questa differenza ne ha fatto un puntiglio e un vanto. Peccato che almeno su questi fronti la differenza c’è, ma in senso opposto a quello che lui declama.

(continua)

Rosaria Brancato