Politica

Primarie del 3 marzo: a Messina in gioco la leadership del Pd. Si vota dalle 8 alle 20

Domenica prossima, 3 marzo, per la quinta volta dal 2007 (anno di nascita del Pd), l’elettorato Dem viene chiamato alle primarie per eleggere il segretario nazionale.

Anche a Messina la commissione per il congresso, presieduta da Piero Corona, sta definendo i dettagli per le primarie di domenica.

I candidati al ruolo di segretario nazionale dai 6 iniziali sono scesi a 3 in conseguenza alle pre-primarie riservate agli iscritti Pd che hanno votato nei circoli: Nicola Zingaretti (che ha avuto 88.918 voti pari al 47,4%), Maurizio Martina (67.749 pari al 36,1%) e Roberto Giachetti (11,1% pari a 20.887).

I sondaggi vedono in posizione favorita l’attuale governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ma è chiaro che ogni realtà rispecchia percentuali diverse, come appunto Messina. In chiave locale si giocano tutti gli equilibri.

A Messina saranno 6 i gazebo, uno per ogni circoscrizione.

1-Briga Marina in piazza

2-Confluenza svincolo di San Filippo con la S.S.114

3-Provinciale nei pressi della Parrocchia S.Maria di Gesù

4-Piazza Cairoli

5-Piazza Castronovo

6-Piazzetta di Sant’Agata

Si voterà domenica dalle 8 alle 20. Ancora da definire i dettagli. Il regolamento nazionale prevede infatti per i non tesserati il pagamento di 2 euro, ma si stanno studiando ipotesi che prevedano il pagamento di 1 euro per tutti (compresi i tesserati). Al momento del voto occorre esibire la tessera elettorale.

Le mozioni congressuali, come detto, sono 3 e dai risultati delle liste si capiranno anche gli equilibri interni al Pd dello Stretto (si vota anche nei singoli comuni della provincia).

Per la mozione di Nicola Zingaretti il capolista a Messina città è il consigliere comunale Felice Calabrò (in provincia Emanuele Giglia)

Per la mozione di Maurizio Martina il capolista è il deputato nazionale Pietro Navarra

Per la mozione di Roberto Giachetti il capolista è Nicola Marchese.

A sostegno di Martina quindi in città saranno in campo i “tir”, come la cosiddetta corrente accademica (con il deputato regionale Franco De Domenico in testa) e le truppe del leader di Sicilia Futura Beppe Picciolo e dell’ex deputato Giuseppe Laccoto.

L’area Zingaretti è rappresentata in città dal gruppo storico dei Ds, da LabDem e dal gruppo che fa riferimento a Franceschini.

Per Giachetti sono schierati i giovani dem che hanno iniziato a poter vantare esperienze sul territorio.

Navarra, Picciolo e Laccoto puntano quindi a raggiungere quota 70%, (a dispetto delle previsioni nazionali) in vista sia degli appuntamenti elettorali che congressuali, con i zingarettiani che daranno filo da torcere.

In gioco c’è la leadership del Pd a Messina, anche relativamente alle alleanze ed ai rapporti con l’amministrazione comunale.

Rosaria Brancato