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Primarie Pd, ecco come si sta preparando il partito a Taormina

TAORMINA – Il Circolo del Partito democratico di Taormina si prepara alle primarie che si terranno domenica 3 marzo. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 8 alle 20 presso il seggio elettorale che sarà ospitato nei locali del Circolo degli anziani (Corso Umberto I). Potranno votare, muniti di tessera elettorale, gli iscritti ed i simpatizzanti che “dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito democratico, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’albo pubblico delle elettrici e degli elettori”, versando un contributo di due euro.

Il Circolo di Taormina, che nel suo recente congresso locale si è espresso a larghissima maggioranza per la mozione Zingaretti, ha candidato nella lista dei delegati all’Assemblea nazionale del Pd “Piazza grande Sicilia”, a sostegno dell’attuale Governatore del Lazio, il componente del direttivo locale Filippo Patanè. A garanzia del pluralismo nella competizione democratica, la giornalista ed attuale presidente del Consiglio di Taormina, Lucia Gaberscek, ha invece accettato di rappresentare nel contesto locale la mozione Martina.

Il voto, che determinerà l’elezione del segretario del Pd tra i candidati Zingaretti, Giachetti e Martina, si esprimerà tracciando un unico segno su una delle liste di candidati all’Assemblea nazionale associate ai concorrenti. “L’istituto delle primarie per l’elezione del segretario nazionale – evidenzia il coordinatore Pd di Taormina Piero Benigni – è occasione di dialogo, confronto e partecipazione diretta attraverso l’espressione del voto, unico strumento democratico, non mediato, attraverso il quale operare scelte consapevoli ed eleggere i propri delegati nelle assemblee rappresentative.

Le mozioni dei candidati, seppur caratterizzate da specifiche identità – aggiunge – dimostrano tutte di saper cogliere il desiderio di unità che i militanti hanno espresso, rappresentando un partito vivo e pronto a determinarsi con forza sui grandi temi della solidarietà, dell’inclusione, delle politiche economiche sostenibili e dell’europeismo. Ribadendo con forza la propria diversità rispetto al sovranismo ed alle scelte orientate al mero consenso, il Pd – conclude Benigni – ha scelto di porsi alternativa alla deriva populista, alla politica dell’odio ed alla paura del diverso”.