I primi 30 giorni del Sindaco Accorinti tra rinnovamento e solite emergenze

Il primo giorno iniziò con un atto dal valore fortemente simbolico. Lo aveva promesso e come prima cosa il sindaco Renato Accorinti, all’indomani della proclamazione, si presentò a Palazzo Zanca per eliminare quel “muro di vetro” che separava i cittadini da quella che dovrebbe essere la loro casa. Addio al sistema dei tornelli per accedere al Comune, l’era Accorinti si è aperta con un gesto che voleva subito dare a tutti il segnale del rinnovamento, della vicinanza alla gente, dell’apertura, della voglia di incontrarsi e collaborare. Archiviati i grandi festeggiamenti per una vittoria che ha attirato in città la stampa italiana ed estera, impossibile dimenticare Piazza Unione Europea stracolma di gente accorsa per acclamare il nuovo Sindaco, il primo mese dell’amministrazione Accorinti è stato usato per gettare le basi del percorso che si intende fare. Tanti i fronti caldissimi con cui il sindaco e i suoi otto assessori si sono dovuti immediatamente confrontare. A partire dall’incubo dissesto, con le trasferte romane e palermitane dell’assessore al Bilancio e vicesindaco Guido Signorino, la richiesta accolta dal Ministero di avere la possibilità di redigere un nuovo piano di rientro, la visita dei tecnici dell’Anci che aiuteranno l’amministrazione a far chiarezza sui conti del Comune, il vertice con i deputati regionali e nazionali che hanno garantito impegno e collaborazione per rimettere in piedi la città.

Altro tema che ha prepotentemente attirato su di se i riflettori la processione della Vara. A pochi giorni dall’insediamento della nuova amministrazione esplosero le polemiche, prima per il poco tempo a disposizione che sembrava dovesse mettere a rischio la processione stessa, poi la forte presa di posizione dell’assessore alla Cultura Sergio Todesco e del sindaco Accorinti che fin da subito hanno improntato tutto il lavoro legato alla Vara all’insegna della legalità, della discontinuità rispetto a ciò che nel passato aveva caratterizzato la Vara nel modo sbagliato. Settimane di scontri a distanza soprattutto sulla stampa e sui social network tra l’assessore, i membri del vecchio Comitato Vara e l’ex assessore della giunta Buzzanca, Dario Caroniti. Alla fine però tutti hanno scelto la strada del buon senso, le polemiche sono state messe in soffitta, si è giunti ad una sorta di compromesso: l’amministrazione ha istituito,al posto del vecchio Comitato, una commissione storico-scientifica e un comitato tecnico organizzativo che, sotto la supervisione di un coordinamento composto da dirigenti di Palazzo Zanca, cureranno tutte le fasi che porteranno al 15 agosto. Dei due organismi fanno parte quasi tutti i componenti del vecchio Comitato Vara, una scelta che ha riportato tutta la vicenda sui giusti binari e che adesso dovrebbe dare i suoi frutti in termini di organizzazione, vista la grande esperienza di tutti i membri nominati.

Nei primi giorni era esploso il caos anche nei servizi sociali per alcuni servizi che stavano per scadere. L’assessore Nino Mantineo ha subito provveduto con una proroga, nel frattempo ha dato il via ad una serie di incontri con tutti gli operatori del settore per fare il punto della situazione e studiare il modello da far adottare alla città.

Un’altra emergenza scoppiata nelle scorse settimane ha obbligato l’amministrazione a prendere in mano subito anche il tema risanamento. La puntura di una zecca che ha fatto finire in ospedale un ragazzino del rione Cannamele, a Fondo Saccà, ha fatto toccare con mano al Sindaco Accorinti in quali condizioni vivono ancora tantissime famiglie in zone come quella tra via La Farina e Maregrosso. Il sindaco, dopo aver avviato insieme all’assessore all’arredo urbano Daniele Ialacqua immediati interventi di bonifica, è tornato più volte a trovare gli abitanti della zona. Direttamente da loro ha ascoltato quanti e quali sono i problemi da risolvere, ha attivato subito l’iter per restituire a quella gente condizioni di vivibilità degne di essere definite tali e ha contemporaneamente dato il via ad una task force a Palazzo Zanca tra i Dirigenti dei Dipartimenti competenti, Iacp, Messinambiente, che dovrà programmare gli interventi da effettuare in sinergia nelle zone più a rischio.

Un altro segnale di cambiamento l’amministrazione ha voluto imprimerla all’interno dell’Atm. Dopo la nomina del nuovo Commissario Domenico Manna, primissima nomina fatta dal Sindaco Accorinti, la scelta di non rinnovare il contratto in scadenza del Direttore generale Claudio Conte e di collocarlo d’imperio in ferie fino a metà agosto, cioè fino alla fine del contratto. Un allontanamento che senza dubbio è stato un segnale di discontinuità rispetto alle troppe cose che all’interno dell’azienda trasporti non hanno funzionato e che l’hanno ridotta allo stato in cui si trova oggi.

Il sindaco Accorinti si è occupato anche del Teatro Vittorio Emanuele, ha incontrato sindacati e lavoratori in protesta da mesi che invocano un cambio ai vertici, ha promesso che anche lì la svolta sarebbe presto arrivata. Pochi giorni fa infatti ha dato il via all’iter per la nomina del nuovo Presidente aprendo la possibilità di presentare i curricula a chi vorrà proporsi. Il termine scade il prossimo lunedì, tempi brevissimi per dare risposte immediate. La nomina del Presidente del Vittorio sarà fatta seguendo il regolamento che il Sindaco Accorinti ha messo nero su bianco per dettare i criteri da rispettare per le nomine dei rappresentanti del Comune nei vari enti. Tra i vari punti l’obbligo di informare l'amministrazione dell'eventuale appartenenza ad associazioni culturali o sportive, enti morali, Onlus, cooperative sociali, associazioni o logge massoniche, fondazioni e ad ogni altro genere di forme associative pubbliche e private, l’impossibilità di accedere a coloro che ricoprono cariche elettive nei Parlamenti europeo, nazionale o regionale siciliano, nei consigli comunale e circoscrizionali o che esercitino funzioni di governo a qualsiasi livello nelle stesse istituzioni, se non siano cessati dalle rispettive cariche almeno tre mesi prima della nomina stessa e l’impegno a garantire la presenza femminile nelle designazioni.

Ha riscosso un grandissimo successo l’iniziativa nata dall’appello alla collaborazione che l’amministrazione rivolge alla città dal primo giorno del suo insediamento: la pulizia delle spiagge “dal basso”. Centinaia di cittadini volontari si sono rimboccati le maniche e ripulito il litorale da nord a sud, fondamentale anche il contributo dato da Messinambiente. Su questa scia l’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua ha avviato un nuovo corso mettendo insieme Amministrazione, dipartimenti comunali, Provincia, Messinambiente, Ato3, Vigili Urbani e circoscrizioni cittadine per il verde pubblico e il decoro urbano. Già progettati numerosi interventi, fondamentale sarà però il supporto di ogni cittadino di buona volontà.

In questo primo mese è però arrivato anche il ricorso contro il Sindaco Accorinti e il risultato elettorale del 9 e 10 giugno, il primo turno in cui Felice Calabrò non riuscì a centrare il quorum per soli 59 voti. Il primo cittadino, quel giorno stesso, ha chiesto un incontro al candidato sindaco de centro-sinistra, “voglio parlare con lui e guardarlo negli occhi” aveva detto Accorinti. Quell’incontro c’è stato, Calabrò non ha preso le distanze dai ricorsi e ha lasciato aperta la questione spiegando che deciderà solo in base a quelle che sarebbero le conseguenze per la città. Accorinti andrà avanti, ha promesso che non si lascerà condizionare da questa spada di Damocle sulla testa. Il primo mese, intanto, è archiviato.

(Francesca Stornante)