De Luca incassa 11 sì su tutta la linea: in discesa la strada del SalvaMessina

De Luca incassa 11 sì su tutta la linea: in discesa la strada del SalvaMessina

Francesca Stornante

De Luca incassa 11 sì su tutta la linea: in discesa la strada del SalvaMessina

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martedì 20 Novembre 2018 - 22:19

Il bilancio dopo dieci ore d'aula è tutto a favore del sindaco e dell'amministrazione di Palazzo Zanca che hanno ottenuto la condivisione del percorso costruito verso la rimodulazione del Piano di riequilibrio. Via libera anche al pacchetto di delibere sul patrimonio

Il bilancio del primo giorno è totalmente positivo per il sindaco Cateno De Luca che ha chiuso il consiglio comunale incassando ben 11 sì su tutte le 11 delibere che sono arrivate sui tavoli dell’aula. Il pacchetto del Salva Messina ha imboccato la strada che porterà alla rimodulazione del Piano di riequilibrio secondo il cronoprogramma serratissimo fissato dall’amministrazione di Palazzo Zanca. La maratona è entrata nel vivo, l’aula si è aggiornata alle 15.30 per riprendere la discussione sulla costituzione della Messina Social City, poi si procederà con il pacchetto Atm e via di seguito con tutte le altre delibere già approvate in commissione durante questo ping pong di sedute necessarie per chiudere tutti i lavori entro il 23 novembre, termine ultimo fissato per rimodulare il Piano di riequilibrio.

Il consiglio ha risposto alla chiamata di De Luca: tutto il centrodestra compatto ha mostrato di condividere il percorso tracciato, così come Sicilia Futura (tranne Alessandro De Leo in alcuni dei provvedimenti) e LiberaMe per il centrosinistra. Gli scontri si sono consumati solo con il Movimento 5Stelle, mentre i consiglieri Pd Antonella Russo, Felice Calabrò e Gaetano Gennaro hanno scelto la via dell’astensione finora su tutti gli atti, non lesinando quesiti e dubbi tecnici.

Il risultato finale del primo giorno però è schiacciante. E De Luca conferma di essere stato in grado di ottenere una vasta maggioranza d’aula pur non avendo neanche un suo consigliere tra i 32 di Palazzo Zanca. Il vero maratoneta è lui, rimasto seduto al suo posto per dieci ore, attento, pronto a rispondere punto su punto a tutti i consiglieri, sempre lucido, con un foglio per prendere appunti e non perdere neanche una parola degli interventi dell’aula e con la montagna di delibere davanti per essere sempre puntuale, preciso e circoscritto nelle risposte. Senza assessori, nonostante un appuntamento d’aula così impegnativo, De Luca ha guidato da solo tutta la discussione, trovando un’aula collaborativa su tutti gli atti.

Tra le 11 delibere del primo giorno sono state trattate anche le quattro che riguardano la razionalizzazione della spesa per gli impianti sportivi, quella per la concessione ai privati delle aree verdi comunali, quella sul randagismo e soprattutto quella che prevede l’istituzione di un’altra partecipata. Un’altra agenzia dopo quella per il risanamento e quella per i servizi sociali, un’agenzia che si occuperà di gestire il patrimonio degli immobili comunali.

Al momento quello dell’Agenzia è solo un atto di indirizzo, votando la delibera non è stata costituita una nuova società, ma il percorso è stato tracciato. Il sindaco ha spiegato che la valorizzazione del patrimonio e dei beni immobili può diventare elemento fondamentale per uscire anche prima dalla fase di rientro del Piano di riequilibrio. «Entro fine anno vogliamo portare in aula il progetto intero del soggetto che dovrà gestire il patrimonio con lo statuto e il piano finanziario».

Critico Felice Calabrò: «La delibera sull’agenzia per il patrimonio immobiliare ci dovrebbe portare a istituire un’ennesima società partecipata. Questo lavoro lo dovrebbe fare il Dipartimento al patrimonio, evitando nell’ottica del risparmio di creare una nuova società». Dubbioso anche il capogruppo di Sicilia Futura Alessandro De Leo: «Per Arisme ci siamo collegati a una legge regionale, non siamo andati contro la Legge Madia, mentre in questo caso ci troviamo davanti la costituzione di una nuova società quando invece potrebbe essere il Dipartimento a gestire tale materia». Il 5Stelle Giuseppe Fusco ha invece parlato di «ennesimo stipendificio».

Ovviamente De Luca ha replicato ad ogni critica: «Non stiamo parlando di fare una società di valorizzazione e basta. Partiamo dallo scenario e dalla scomparsa del Dipartimento Patrimonio che prevediamo di eliminare da gennaio. Bisogna tenere conto di quale sarà l’architettura dopo gli accorpamenti degli uffici comunali. E’ un’operazione di semplificazione, consente di accelerare le procedure. Questa è una società strategica che può portare ad aprire un nuovo fronte». E sul perché a questa delibera fossero collegati anche spazi verdi e impianti sportivi, il sindaco ha spiegato che si parla della progettazione per la manutenzione del patrimonio nella sua totalità. vigilanza del patrimonio che viene dato a terzi, per questo è collegato alle aree verdi e agli impianti sportivi.

Con un emendamento di Nino Interdonato è stata inserita la possibilità di inserire il project financig per la costituzione dell’Agenzia e alla fine il voto è andato nella direzione registrata su tutti gli atti del giorno: 14 favorevoli e 11 astenuti. Via libera dunque anche a questo blocco che tocca da vicino il patrimonio immobiliare e a cui seguiranno tutti i regolamenti necessari per tradurre in concreto quanto stabilito con il sì su questo pezzetto di percorso.

Francesca Stornante

Un commento

  1. De Luca vuole privatizzare tutto per avere merce di scambio. Verde pubblico, impianti sportivi, immobili comunali…i cittadini devono sapere cosa comporta tutto ciò.

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