Porto di Tremestieri, lavori consegnati. Via alle opere preliminari. FOTO

Porto di Tremestieri, lavori consegnati. Via alle opere preliminari. FOTO

Marco Ipsale

Porto di Tremestieri, lavori consegnati. Via alle opere preliminari. FOTO

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martedì 13 Marzo 2018 - 10:32

Si parte con la bonifica di eventuali residui bellici, la demolizione di ciò che resta e la caratterizzazione. Nel frattempo, si spera di ottenere gli ultimi pareri necessari. LA FOTOGALLERY DI GIOVANNI ISOLINO

E’ una consegna parziale perché mancano ancora alcuni pareri. Ma è il primo passo concreto verso l’avvio di un’opera, che ha affrontato una lunghissima serie di vicissitudini. Basti pensare che il nuovo porto di Tremestieri è andato in appalto addirittura nel 2010, otto anni fa, ed è stato aggiudicato alla Coedmar nel 2013 dopo che il Tar e il Consiglio di Stato hanno ribaltato il primo esito.

Le firme sono del direttore dei lavori, l’ing. Pietro Certo, del Provveditorato opere pubbliche, e della direttrice tecnica della Coedmar, Orianna Boscolo. Da oggi possono partire le attività propedeutiche, vale a dire la bonifica di eventuali residui bellici, la demolizione di ciò che resta e la caratterizzazione dei rifiuti da portare in discarica.

I lavori veri e propri, invece, potranno iniziare solo dopo che saranno arrivati gli ultimi tre pareri (VEDI PEZZO A PARTE).

L'opera è stata aggiudicata con un ribasso del 15 % su un importo a base d'asta di 73,6 milioni e avrà quindi un costo di circa 63 milioni. Durata prevista 840 giorni, vale a dire due anni e quattro mesi: 570 giorni per le opere in sé, 180 giorni per i collaudi e 90 giorni per la messa in esercizio, comprese le prove di navigazione. Ma questi tempi decorreranno solo da quando arriveranno tutte le autorizzazioni definitive. Previsto l'impiego diretto di circa 80 lavoratori e 50 dall'indotto. Il Comune ha chiesto all'impresa, ottenendo risposta positiva, che siano il più possibile messinesi.

In tutto ci saranno sette scivoli, di cui due per le navi ro-ro a lunga percorrenza. Al termine, potrà così chiudere la rada San Francesco e Messina riappropriarsi di una parte di lungomare e liberare definitivamente il centro città dai tir, anche da quelli che sbarcano al molo Norimberga. Non sarà così, a dire il vero, per una ventina di giorni all’anno, quelli in cui di solito imperversa lo scirocco. E in quei giorni dovrà essere utile anche la nuova via don Blasco, per evitare l’intasamento di via La Farina. Ecco perché le due opere camminano di pari passo e saranno fondamentali per lo sviluppo della città. Ma a che punto l'iter per questa strada? "Siamo in attesa di un'ultima risposta dalla Regione in merito ad alcune puntualizzazioni fatte dal responsabile unico del procedimento – dice l'assessore ai lavori pubblici, Sergio De Cola -. Contiamo di poter chiudere l'iter a giorni".

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