Il Consiglio comunale contro la chiusura di Casa Serena

La priorità in termini di tempi sarà il bilancio di previsione 2012, da approvare entro le 23,59 dei 31 dicembre; ma in termini morali la priorità sarà un’altra: fare di tutto per scongiurare la chiusura di Casa Serena. Il Consiglio comunale, che tornerà a riunirsi domattina alle 11,30, dovrà esprimersi non solo sul documento contabile ma anche sull’ordine del giorno presentato dal presidente Pippo Previti, con cui «si sollecita e incoraggia l'Amministrazione ad attuare, in sinergia con le altre Istituzioni coinvolte, Prefettura e Vigili del Fuoco in primis, ogni possibile soluzione utile a mantenere aperta Casa Serena».

Domattina, il prefetto Stefano Trotta incontrerà il commissario straordinario Luigi Croce e il dirigente comunale ai Servizi sociali Salvatore De Francesco e successivamente, alle 13, i sindacati. Il Consiglio comunale non siederà al tavolo della “trattativa” ma vuole comunque dire la sua, lanciando un messaggio chiaro ed inequivocabile a tutte le parti in causa: Casa Serena deve chiudere, i vecchietti da lì non si toccano ed i lavoratori non devono essere licenziati .

Nell’Ordine del giorno che domani sarà sottoposto al voto dell’Aula, Previti ricorda che il Civico Consesso «sia con gesti di solidarietà e condivisione, sia nelle competente Commissione Consiliare, ha più volte manifestato forte preoccupazione per le conseguenze che la chiusura di Casa Serena causerebbe sia agli anziani che agli stessi operatori impegnati».

Rammenta, inoltre, che «una soluzione era stata indicata attraverso il graduale adeguamento della struttura con la contemporanea presenza, in altri locali, degli stessi utenti, così come è avvenuto, per esempio, per l'ospedale Piemonte».

Nel documento firmato dal presidente del Consiglio non si negano «i gravi ritardi con cui l'Amministrazione ha preso atto della necessità e urgenza dei lavori da effettuare per mettere a norma Casa Serena, già evidenziati sin dal 2009», ma invita ad andare oltre in questo momento di estrema difficolta per assistenti ed assistiti ed auspica che «siano intraprese tutte le possibili soluzioni atte a scongiurare la chiusura della struttura e il licenziamento dei lavoratori». (DLT)