Un’associazione segnala foto non originali alla mostra di Pintaldi. La replica: “Disattenti”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’assocazione Festung Sizilien in merito alla mostra fotografica del maestro Aldo Pintaldi, attualmente allestita presso la chiesa di Santa Maria Alemanna.

“In qualità di componenti di un’associazione operante nel settore della storia, è opportuno precisare che tra le pregevoli fotografie certamente scattate dal Maestro durante il secondo conflitto mondiale, varie risultano invece non essere opera sua.

Si tratta in alcuni casi di noti fotogrammi appartenenti ai filmati originali girati nell’agosto del 1943 dai cineoperatori militari americani (US Army Signal Corps), subito dopo l’ingresso in città. Il materiale filmografico e fotografico angloamericano è conservato presso gli archivi del N.A.R.A. dell’US. A.H.E.C. e dell’IWM di Londra, ed è spesso riscontrabile nei rapporti ufficiali dell’epoca come i RAF Middle Est Review o le riviste LIFE, nonché in vari dvd riguardanti la battaglia di Sicilia.

In particolare due immagini esposte alla mostra, risultano essere:

-il fotogramma numero 1 estrapolato al min. 43.30 del filmato contenuto nel DVD Sicilia 1943, lo sbarco alleato, di E. Costanzo, Le nuove Muse 2004; che ritrae la classica Jeep MB Willys appena partita in direzione delle colline ad ovest della città.

-il fotogramma numero 2 estrapolato al min. 29.38 del filmato contenuto nel DVD Codice Husky, Istituto Luce 2004; che ritrae in primo piano una mitragliera 20/70 Scotti Isotta Fraschini, con sullo sfondo il palazzo Inail e di seguito il palazzo Littorio”.

La replica all’associazione è affidata a Roberto Pintaldi, figlio del maestro Aldo e curatore della mostra: “I componenti dell’associazione non sono stati attenti – spiega Pintaldi – perché è spiegato chiaramente che alcuni fotogrammi sono stati tratti dal filmato “Messina un secolo di storia 1870-1960, ricerche cinematografiche di Egidio Bernava”. Lo abbiamo precisato proprio per evitare di incorrere in certe situazioni. All’interno di quel filmato, comunque, sono presenti foto che ha realizzato mio padre e che ha fornito a vari storici messinesi per la realizzazione di alcuni documentari. Così come quelle di Le Nuove Muse e dell’Istituto Luce che mio padre ha fornito per il restauro. Siamo in possesso dei negativi originali e siamo pronti a farli vedere per dimostrare la nostra buona fede. Se critiche dovevamo ricevere, avremmo gradito fossero costruttive”.