Palestra del Cuppari pronta da 6 mesi ma ancora inutilizzabile. L’allarme dei genitori e del preside

Ancora problemi per gli Istituti messinesi, bloccati da cavilli burocratici. A farne le spese questa volta è il Tecnico Agrario Cuppari, che ormai da 7 anni vive una situazione complicata. Come segnala il presidente del Consiglio d'Istituto, Giuseppe Viola, raccogliendo la voce di studenti e genitori, la palestra del plesso Agrario risulta inagibile ormai da diversi cicli scolastici: lavori di ristrutturazione hanno infatti interessato l'impianto, rendendo inutilizzabile campetti da calcio e strutture varie.

Da oltre 6 mesi le opere di manutenzione sono terminate ma lo spazio dedicato alla ginnastica dei giovani rimane chiuso. Per un iter burocratico eccessivamente lungo, infatti, gli oltre 300 studenti dell'Istituto sono costretti a svolgere le attività in corridoio, muniti solo di un tavolo da ping pong. Ciò comporta non solo un problema per chi è impegnato nella materia, ma anche per chi, nelle aule, segue altre lezioni. Il problema riguarderebbe il completamento dei collaudi da parte dall'ente Provinciale, organo su cui ricade la competenza del caso, e nonostante gli appelli e le diverse riunioni per trovare finalmente una soluzione nulla ancora è stato risolto.

"Vorrei ricordare che la disciplina Scienze motorie e sportive", scrive Viola, "è a tutti gli effetti una materia curriculare che concorre alla valutazione complessiva dell'alunno in sede di Consiglio di classe e di scrutini. Al di là di tali considerazioni, mi preme soprattutto sottolineare che ai nostri figli è negato un diritto, quello di ricevere dall'istituzione scolastica una completa formazione psico-fisica, parte integrante del curriculum di studi".

Anche il preside Piero La Tona ha espresso il suo parere, "Non capiamo il perchè del blocco, i ragazzi fanno attività in luoghi di fortuna quando a disposizione invece potrebbero esserci campi e strutture varie. I lavori sono finiti ma a quanto pare problemi di natura tecnico – amministrativa hanno rallentato tutto. Vorremmo comprendere meglio perchè la situazione sia arrivata fino a questo punto".

Viola, concludendo il suo intervento, ha avanzato la possibilità di una manifestazione, "Chiediamo agli organi competenti di accelerare le pratiche necessarie per la consegna delle strutture, il cui ritardo non mi sembra giustificabile, il tutto a danno dei ragazzi, e risolvere le inutili diatribe amministrative e/o politiche; in caso di esito negativo non ci resta che manifestare presso l'amministrazione Provinciale, creando se necessario comitati dei genitori e riconoscere ai ragazzi il diritto di fare azioni di protesta".

Claudio Panebianco