Fc Messina, chieste sei condanne per il fallimento

Fc Messina, chieste sei condanne per il fallimento

Alessandra Serio

Fc Messina, chieste sei condanne per il fallimento

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giovedì 28 Gennaio 2016 - 08:17

L'accusa ha sollecitato la condanna a 5 anni per gli imprenditori Pietro e Vincenzo Franza. Prescritto il reato che ha portato sul banco degli imputati la società Mondo Messina.

E’ alla svolta finale il processo sul fallimento dell’Fc Messina che vede alla sbarra i fratelli Pietro e Vincenzo Franza e altri 4 dei quadri societari.
Nel tardo pomeriggio di ieri, il PM Francesco Monaco ha formulato alla Corte (presidente Grasso) le sue richieste, sollecitando la condanna a 5 anni per i fratelli Pietro e Vincenzo Franza, 3 anni e mezzo per Francesco Cambria presidente della Cofimer, 3 anni per i sindaci Stefano Galletti, Carmelo Cutrì e il Presidente del Collegio sindacale Domenico Santamaura. Il magistrato che regge l’accusa ha anche rilevato la prescrizione di due accuse, una delle quali riguarda la società Mondo Messina, settima imputata al processo.
Alla fine di una lunga giornata il processo è stato aggiornato, e in aula non sono mancate le schermaglie, soprattutto quando hanno sfilato in aula i consulenti della Procura. Proprio la consulenza contabile è stata al centro dello scontro tra l’accusa e le difese, che hanno contestato il lavoro sui conti delle due società.
Si torna in aula il mese prossimo per dare la parola ai difensori, mentre la sentenza è prevista tra fine maggio e l’inizio di giugno.
L’indagine era stata avviata dalla Guardia di Finanza e ha riguardato sulla gestione della società giallorossa e la decisione di non iscrivere l’FC Messina al campionato di serie B 2008/2009. Al setaccio le operazioni finanziarie con le società controllate e il fallimento della società, dichiarato a fine 2008 e poi revocato, sul piano civile.
Lunga la lista delle accuse mosse dalla Procura agli indagati. Di queste sei sono contestate a Pietro e Vincenzo Franza. Fra queste la bancarotta fraudolenta, la distrazione di fondi e le false comunicazioni sociali. I fratelli Franza sono anche accusati di aver “esposto nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2005 fatti non rispondenti a verità, iscrivendo tra le componenti positive di reddito un contributo in denaro versato dalla Lega Calcio per l’importo di 5 milioni di euro (c.d. contributo di solidarietà in favore delle squadre di calcio retrocesse dalla serie A alla serie B), occultando, in tal modo, maggiori perdite nel bilancio per l’importo di 2,5 milioni di euro con ciò concorrendo a cagionare il dissesto della società FC Messina Peloro”.
Le altre ipotesi di reato contestate a Pietro e Vincenzo Franza riguardano i rapporti economici intercorsi con varie società e associazioni satellite, come -MondoMessina s.r.l.-, -Co.fi.mer. srl-, società che, secondo l’accusa avrebbero agevolato distrazione di fondi, privazioni di corrispettivi per sponsorizzazioni o incrementi del dissesto societario mediante restituzioni di denaro.
A Santamaura, Cutrì e Galletti viene contestato l’omesso controllo di tutte le attività societarie in concorso con i Franza provocando distrazione di consistenti risorse economiche del Messina.
(Alessandra Serio)

2 commenti

  1. Se ci fossero prove inconfutabile ,condannare questi “signori” con il massimo della pena .

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  2. Se ci fossero prove inconfutabile ,condannare questi “signori” con il massimo della pena .

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