Cronaca

Processo Pachira, sotto esame le varianti al progetto della Siracusa-Gela.

Fari puntati sulle opere ma soprattutto sulle varianti approvate dal Cas, al processo sulla Siracusa – Gela e le presunte mazzette pagate attraverso la società di consulenza Pachira.

Il processo è entrato nel vivo proprio ieri con la deposizione di due ingegneri che si sono occupati del tratto modicano, in particolare dei viadotti Salvia e Scardina.

Sul banco dei testimoni hanno sfilato gli ingegneri Occhipinti e Pagano, che il PM Alessia Giorgianni ha voluto interrogare, e che erano già stati sentiti dalla Polizia Giudiziaria nel corso dell’indagine.

L’ingegnere Pagano, allora in servizio al Genio Civile di Ragusa, aveva esaminato su richiesta del Cda del Consorzio il progetto relativo ai viadotti. Si è parlato di stime, calcoli, efficienza strutturale dei materiali e congruità delle somme impiegate. Tutto congruo, secondo l’ingegnere, che aveva autorizzato i lavori nel 2009.

Il professionista nel corso delle indagini aveva risposto alle domande degli investigatori sul bando di gara del 2013. Per Pagano quelle modifiche necessitavano di previo esame e nuova autorizzazione, perché l variante implicava modifiche strutturali di una certa rilevanza, soprattutto per quel che riguarda la posa dei conci.

Una lunga giornata di precisazioni tecniche, quindi, quella di ieri davanti al Tribunale, che non sembra aver variato molto gli equilibri tra Accusa e difese, perché le deposizioni di ieri hanno sicuramente soddisfatto i difensori ma anche la Procura ha cristallizzato alcune ipotesi d’accusa sulle modifiche apportate in corso d’opera ai progetti originari.

Si torna in aula il prossimo 11 aprile per sentire altri testimoni e andare avanti con un dibattimento che si annuncia complesso,e ruoterà soprattutto sulle consulenze tecniche e sulla valenza e utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche.

Da giudicare c’è l’operato dell’ex presidente Antonino Gazzara, l’ex responsabile tecnico del Consorzio Gaspare Sceusa, i costruttori Domenico Astaldi di Condotte Spa e Antonino D’Andrea del consorzio Cosige, i componenti della commissione di gara Pietro Mandanici, Sebastiano Sudano, Antonino Recupero, Corrado Magro, Maurizio Trainiti.

Il Consorzio Autostrade è invece parte civile.

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