Inchiesta “Grandi Eventi”: scarcerato Bruno De Vita

Torna in libertà il taorminese Bruno De Vita. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame che ha accolto il ricorso presentato dal suo difensore, l’avvocato Giovanni Randazzo.
De Vita era stato arrestato lo scorso 19 giugno nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Palermo, denominata “Grandi Eventi” che provocò un vero e proprio terremoto giudiziario. Diciassette le persone arrestate, quarantatre gli indagati. Fra questi molti politici e burocrati regionali con accuse pesantissime. Ai domiciliari finorono il taorminese Bruno De Vita, vicario del Capo di gabinetto dell’assessore regionale al Turismo e Antonio Belcuore, responsabile del servizio turistico di Taormina dell’assessorato regionale al Turismo.

Le accuse per le 17 persone arrestate vanno dall’associazione a delinquere, alla corruzione, alla truffa e alle false fatturazioni. Quarantatre le persone iscritte nel registro degli indagati, fra cui molti esponenti politici, accusate a vario titolo di corruzione e finanziamento illecito ai partiti. Fra questi il messinese Santi Formica (Pdl) con l’ipotesi di reato di corruzione.
L’inchiesta della Guardia di Finanza ha portato alla luce un sistema di tangenti che ruoterebbe attorno al projet manager Faustino Giacchetto oltre a diverse società che sarebbero a lui riconducibili. Le Fiamme Gialle eseguirono una cinquantina di perquisizioni e sequestrarono capitale sociale e beni di 5 società e denaro riconducibile agli indagati per un valore di 28 milioni di euro.