Sbarco Diciotti, arrestati i 6 scafisti, quasi tutti egiziani

Sono sei i presunti scafisti individuati ed arrestati ieri dagli agenti della Squadra Mobile e della Guardia Costiera, a poche ore dallo sbarco di migranti provenienti da Siria, Palestina, Egitto, Giordania, Libia, Bangladesh e Nigeria.

I racconti dei profughi hanno lasciato pochi dubbi sull’identità degli uomini che avevano condotto le tre carrette del mare agganciate dalla nave Ubaldo Diciotti nel canale di Sicilia

Le attività investigative avviate dalla Squadra Mobile hanno così permesso di identificare i presunti scafisti Alasi Farai, 35 anni, Jouda Saed, 29 anni, Hana Jahs, 34 anni, Ali Saed, 35 anni, Alfradi Al Amir Moubarak Abdejalli, 37 anni,e Mohamed Amal, 24 anni. Sono tutti egiziani tranne il 24enne, libanese.

I migranti hanno raccontato di aver contattato senza difficoltà le persone che avrebbero organizzato il viaggio verso l’Europa. E’ stato sufficiente sborsare una somma pro capite che oscilla tra i 1000 ed i 1500 euro. Singoli nuclei familiari hanno versato direttamente agli organizzatori anche fino a 11 mila euro.

Sono stati poi trasferiti all’interno di abitazioni con altre decine di persone in attesa di raggiungere il porto di Bengasi. Ad altri è toccato aspettare 10 ore sotto un tendone in spiaggia per poi affrontare il viaggio in mare.

I profughi a bordo delle tre differenti imbarcazioni soccorse dagli uomini della Guardia Costiera tra il 7 e l’8 settembre scorsi avevano lasciato la Libia da circa una trentina di ore quando finalmente sono saliti sulla Diciotti. Nascosti tra loroc’erano i sei scafisti arrestati ieri.

Sequestrati un apparato GPS, un telefono satellitare, due apparati radiomobili e numerose schede telefoniche.