Il Comune vuole costituire l’ecomuseo diffuso Messenion. Intesa con le associazioni

L’amministrazione comunale ha approvato un protocollo d'intesa per la costituzione dell'Ecomuseo diffuso Messenion.

Il progetto prenderà vita non appena sarà emanato il regolamento di definizione dei criteri e dei requisiti minimi per il riconoscimento della qualifica di ecomuseo, previsto dalla legge regionale 16/2014 sulla "Istituzione degli Ecomusei della Sicilia", che è già in fase di adozione da parte del competente Assessorato regionale.

Il proposito di costituire l'Ecomuseo diffuso Messenion nasce dalla consapevolezza che il territorio messinese possiede una sua peculiare caratteristica di singolarità ed unicità e che solo attraverso la sapiente valorizzazione dei patrimoni culturali in esso presenti può essere raccontata la storia, o meglio le storie, del territorio stesso e delle comunità che all'interno di esso hanno segnato la loro presenza nel tempo.

Il Messenion si configura in una struttura pensata come "museo diffuso" dell'area vasta messinese, circoscritta da un territorio geomorfologicamente marino, collinare e montano, articolato in piccoli nuclei (siano essi realtà museali ovvero spazi d'interesse etno-antropologico, storico-artistico, architettonico, religioso, naturalistico e paesaggistico) all'interno dei quali si prevede una presentazione tematica dei "patrimoni culturali" esistenti entro i confini del territorio comunale, nell'ottica interdisciplinare dell'istituzione di una più ampia rete museaIe. Tale prospettiva si inserisce in una più ambiziosa visione di "museologia del territorio" che si propone di dare all'intero territorio la configurazione dell'Ecomuseo. Il progetto costituisce, quindi, il naturale esito istituzionale di incontro e crescita di tutte quelle realtà culturali che operano da anni nel territorio e che tendono a raggiungere obiettivi di sviluppo di turismo culturale e di promozione dell'area messinese, in una logica di sostenibilità ambientale, economica e sociale, di responsabilità e di partecipazione dei soggetti pubblici e privati coinvolti e dell'intera comunità locale.

Il protocollo d’intesa nasce dalla richiesta di diverse associazioni che si prendono cura di diverse realtà museali cittadine: Kiklos (Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani di Gesso), Comunità Zancle (Parco-Museo Forte Cavalli a Larderia), Il Centauro (Chiesa arabo-normanna Santa Maria della Valle Badiazza), Alessandro Tasca Filangeri di Cutò (Dimora storica Villa Cianciafara, a Zafferia), Distretto di Economia Solidale Antichi Mestieri Sud e Parrocchia Santa Maria Immacolata (Museo e biblioteca storico parrocchiale di Camaro superiore).