Il “Grinch” di Messina blocca il Villaggio di Babbo Natale al Vittorio Emanuele

Anche Messina ha il suo, o i suoi “Grinch”, il personaggio della favola che detesta il Natale e fa di tutto perché non venga festeggiato nel paese in cui vive.

Ironia a parte, mentre ovunque in Italia ed in provincia di Messina, vengono allestiti i tradizionali Villaggi di Babbo Natale, con le casette tipiche, le mostre artigianali, i colori e le musiche che “fanno festa”, in città i Palazzi si mettono di traverso e bloccano l’iniziativa presentata da Confesercenti in sinergia con una serie di partnership, sia private, come Sud Dimensione servizi, che pubbliche, come Confartigianato.

L’idea originaria, si ricorderà era quella di creare l’atmosfera del Natale nelle vie limitrofe al teatro Vittorio Emanuele, coinvolgendo anche l’Ente nelle iniziative destinate ai bambini.

Il Villaggio di Babbo Natale prevedeva le tradizionali “casette” per le mostre artigianali, la giostra antica, la pista di ghiaccio, i lavoratori per i più piccoli, spettacoli destinati ai bambini, teatro delle marionette, lettura delle fiabe, la possibilità di vedere i film della Disney su Sky alla Sala Laudamo (leggi qui). Insomma, portare a magia del Natale nel cuore della città che solitamente in questo periodo resta “grigia” affidandosi solo alla buona volontà di esercenti e volontari.

L’arco di tempo previsto, grazie ad un progetto presentato dalla Confesercenti era dall’8 dicembre fino all’8 gennaio. Il progetto era anche un modo di dare spazio agli artigiani che vivono uno dei peggiori periodi degli ultimi decenni, ma anche risposte alle famiglie messinesi per trascorrere pomeriggi e serate diverse, più “natalizie”.

Invece che spostarsi a Rometta, dove il Villaggio di Natale è un’iniziativa di successo da diversi anni o a San Saba, che il 10 e l’11 avrà il “suo” villaggio all’Oasi, o invece che spostarsi nei vari comuni della provincia, l’obiettivo dei proponenti era creare qualcosa “targata Messina”. In previsione c’erano anche alcuni concerti o spettacoli che si sarebbero potuti realizzare al Vittorio Emanuele in modo da “creare” un’atmosfera unica e spingere anche chi passeggiava tra le vie laterali ad entrare.

Niente da fare. Il Cda del Teatro Vittorio Emanuele ha bocciato l’iniziativa ed ogni forma di collaborazione (come la fornitura di servizi), pur ritenendo lodevole e apprezzabile il progetto. Il timore di alcuni componenti del Cda era legato alla realizzazione della pista di ghiaccio davanti al Teatro, o che le caratteristiche casette venissero destinate a cineserie o mercatino. I timori sono rimasti nonostante il progetto riguardi esclusivamente i prodotti artigianali e non fosse destinato a trasformarsi in “mercatino”. Lo stesso Bernava si era detto disposto a istituire una sorta di “commissione” che valutasse le richieste. Peraltro il progetto prevedeva, in partnership grazie all’Irrera lo spazio destinato alla cioccolata della Lindt e un'altra casetta per il cioccolato di Modica. Per il resto le esposizioni sarebbero state esclusivamente destinate alla mostra mercato artigianale.

A dire no oltre al Teatro è stato anche il Comune. Ad alzare lo stop è stato il dirigente del Dipartimento Giardina, facendo riferimento al regolamento sull’occupazione suolo che vieta nelle zone limitrofe al Teatro la realizzazione di mercatini.

Favorevole all’iniziativa l’assessore alla cultura Daniela Ursino che ha provato a trovare la soluzione, inutilmente: “L’idea a me piaceva moltissimo, a ritengo ancora valida, non stiamo parlando di un mercatino. Ma il regolamento lo vieta, dobbiamo modificarlo, ma al momento è impossibile per via dei tempi ristretti”.

Insomma, mentre già gli operai erano al lavoro, come mostra la foto di Giovanni Isolino, per installare la pista di ghiaccio, lo stop di due Palazzi ha bloccato tutto.

Niente magia del Natale.

Non l’ha presa bene il presidente di Confesercenti Alberto Palella, che spera ancora in un intervento del sindaco Accorinti: “Sono rammaricato- ci spiega – Quando hanno visto il nostro progetto ci hanno detto tutti che era bello, che era fatto bene. Ma alla fine Messina continua a rivelarsi una città ostica, è stata un’occasione persa. Potevamo dare l’opportunità di trascorrere un periodo diverso, ma anche dare spazio al nostro artigianato, senza danneggiare nessuno, tanto meno il commercio. Non era un mercatino. E poi avevamo in programma iniziative per le famiglie, per i bambini, tutto gratuitamente. C’era uno spazio per consegnare le letterine a Babbo Natale, gli spettacoli, i laboratori. Insomma, un vero e proprio Villaggio. Eppure ci hanno detto no. Spero che il sindaco, che si sempre detto aperto a queste iniziative, trovi il modo per una soluzione positiva”.

Nel film alla fine il Grinch torna ad amare il Natale e lo festeggia con gli altri bambini.

A Messina però è più probabile che se piccoli e grandi vorranno “respirare” il clima del Villaggio di Babbo Natale dovranno prendere l’autostrada. Per non parlare delle porte chiuse ad artigiani e piccoli esercenti….

Rosaria Brancato