Ecco Messin…tuta, per “stimolare i cittadini a muoversi”: linea giallorossa e nonni in azione

La riunione dell’assessore Pino con i presidenti dei quartieri (assente il rappresentante del VI) sul progetto Messin..tuta volto a promuovere l’uso della tuta e delle scarpe da tennis, ha suscitato una serie di polemiche sul web e sui social ed ha comunque lasciato perplessi gli stessi rappresentanti delle circoscrizioni che aspettano ulteriori “lumi” nelle prossime settimane. La riunione infatti è stata aggiornata a successivi approfondimenti con l’assessore Santisi.

Intanto noi cerchiamo di conoscere meglio il progetto in base al documento che è stato sottoposto all’attenzione dei rappresentanti dei quartieri.

Messin…tuta mira a stimolare la cittadinanza a muoversi– si legge- Il progetto intende informare, formare e coinvolgere i messinesi all’uso di tuta e scarpette da riposo (generalmente dette da tennis) non solo per l’immediato ritorno in termini di salute e benessere personale, ma soprattutto per risvegliare il senso di appartenenza, favorire il desiderio di fare squadra per vivere il presente e progettare il futuro della città, apprezzare i doni che la città offre come l’essere una palestra all’aperto per 365 giorni l’anno grazie ad un clima invidiabile, un paesaggio mozzafiato, tanti angoli suggestivi. Messin…Tuta come sano stile di vita sostenibile alla portata di ognuno vede l’ideale tracciatura di una Linea Giallorossa che attraversa Messina da Altolia ad Ortoliuzzo intersecando tutti i villaggi. Sul percorso troverà posto una particolare segnaletica che utilizzando una favola illustrerà luoghi di percorrenza e proporrà l’inclusivo gioco del “Tutti X 1”. Una serie di iniziative trasversali consolideranno la filosofia, come ingressi gratuiti a mostre e iniziative culturali, consulenza sportiva, percorsi pedonali che permettano la conoscenza di luoghi topici, incentivando comportamenti di tutela, identità, interessando quartieri, società sportive, enti, oratori, palestre, condomini. Le scuole ed i quartieri diventeranno centri di sperimentazione, officine della salute dove il MESSINESE IN TUTA può trovare ristoro, informazione, spazi aggregativi. Testimonial del programma saranno i nonni che in tuta e scarpette promuoveranno il progetto negli istituti.

FINALITA’- Dare dignità operativa a dei dogmi che nel tempo sono diventati semplici e mal sfruttati luoghi comuni come l’attività motoria fa bene, lo sport fa risparmiare alla sanità, lo sport guida al rispetto delle regole è fondamentale nella crescita psicofisica e scolastica del bambino, lo sport aggrega e include

GLI OBIETTIVI DA REALIZZARE NEL BREVE PERIODO: individuare i nonni volontari, i partner, formare i soggetti coinvolti al percorso formativo da proporre, favorire il rapporto intergenerazionale attraverso il gioco e l’approfondimento di luoghi della memoria, organizzare eventi ludici e formativi MEDIO PERIODO- allestire un Messin..tuta village, punto di riferimento di spazi aggregativi da realizzare in zone strategiche nei quartieri, nelle scuole, negli oratori LUNGO PERIODO- educare la collettività messinese ad una presa di coscienza sociale sana, rispettosa di sé e dell’altro, visto come prezioso avversario col quale confrontarsi e non nemico da abbattere. Favorire un movimento culturale che attraverso la scientifica conoscenza della valenza dell’attività motoria e della sana competizione possa costituire un modello di vita sano e sostenibile in grado di generare anche ricchezza.

Messin…Tuta si avvale di un’esperienza ventennale maturata in tanti luoghi educativi non solo di Messina, che risponde perfettamente alle indicazioni ministeriali, agli auspici della Comunità Europea ed alle finalità richieste dalle progettazioni relative allo sviluppo di pratiche educative. In caso di buona riuscita.

Infine la parte destinata al ruolo delle circoscrizioni. QUALI CONTRIBUTI: individuazione di spazi idonei alla realizzazione di infopoint di Messin..tuta, ricerca e coinvolgimento degli operatori socio-economici, sportivi, culturali, religiosi del territorio interessati al progetto; offerta di servizi (ricercatori, tirocinanti, locali).

Il progetto, come si evince, è stato presentato nelle linee generali ed i presenti all’incontro, Enzo Messina, Nuccio Zullo, Daniele Travisano, Santino Morabito, Lino Cucè, hanno chiesto chiarimenti in merito al ruolo delle circoscrizioni, apparso piuttosto vago se non nell’individuazione generica delle figure dei “nonni” (e in genere dei volontari per l’attuazione del programma) e degli infopoint. Numerosi interrogativi riguardano l’organizzazione, il rapporto e l’individuazione delle scuole, mentre altre perplessità sono sorte relativamente al supporto eventuale del Coni (per quel che riguarda il materiale didattico) e alla formazione dei nonni e dei volontari, nonché di punti di sosta. La riunione inoltre non ha riguardato né i direttori didattici né l’assessore Panarello, che stando alle linee generali del progetto dovrebbero condividere parte del percorso. Pur condividendo l’idea di iniziative per il territorio i rappresentanti dei consigli circoscrizionali si sarebbero aspettati dall’assessore allo sport (che ha anche le deleghe al patrimonio ed alle politiche del mare) un incontro sui temi legati alle condizioni di estremo disagio degli impianti sportivi, in tutte le zone della città. Il progetto, per quanto interessante, così come in passato lo è stato il pedibus, ha in un certo senso “spiazzato” i rappresentanti delle circoscrizioni, che, tenuto conto delle condizioni reali delle strutture e delle difficoltà incontrate da utenti e società sportive, tenuto conto della situazione di una città allo stremo e senza bilancio, si sarebbero aspettati altre tematiche da affrontare e con altra tempistica. La riunione è stata comunque la prima, perché, per capire come le modalità d’attuazione e di organizzazione, il reperimento dei volontari, di eventuali risorse, è tutto rinviato a successivi incontri.

Insomma Messin…tuta è ancora Messin..izio.

Rosaria Brancato