Domani la festa di Sant’Annibale. Processione e benedizione delle gardenie

Domani la città di Messina si stringerà attorno al suo Santo concittadino Annibale Maria Di Francia, Apostolo della Preghiera per le Vocazioni e Padre degli orfani e dei poveri, per rendergli l'omaggio e la riconoscenza per quanto egli ha fatto per la sua città, e unirsi alle centinaia di devoti che in pellegrinaggio si recheranno alla Basilica che custodisce le sue spoglie mortali. Il 16 maggio ci ricorda il giorno in cui S. Annibale venne canonizzato in piazza S. Pietro dal Papa Giovanni Paolo II.

Sempre domani alle ore 18 solenne Santa Messa presieduta da Mons. Cesare Di Pietro, Vicario Generale della città di Messina. All’interno della celebrazione vi sarà l’omaggio del Piccolo Coro Antoniano “Placido Vitale” che canterà l’inno al Santo degli orfani e dei poveri. Le confraternite faranno il loro atto affidamento a S. Annibale. Il momento più atteso e sentito dopo la S. Messa sarà la benedizione delle gardenie, a ricordo del miracolo fatto dal Santo ad un fioraio della città. Un gradevole profumo di gardenie si eleverà dentro la Basilica e le vie limitrofe, poiché migliaia di devoti porteranno in mano le gardenie che saranno benedette e donate agli ammalati, ai sofferenti, a coloro che si trovano in difficoltà, affinché S. Annibale faccia sentire loro il conforto e il coraggio per sostenere le prove della vita. Al termine, intorno alle 19,30 avrà inizio la processione con il prezioso Busto Reliquiario, dono della città alla Basilica, contenente le preziose reliquie del Cuore del Santo messinese. Sarà possibile anche ottenere per tutto il giorno l’indulgenza plenaria, concessa in perpetuo dalla Santa Sede. Oggi e domani numerose iniziative si svolgeranno per le strade e le piazze limitrofe alla Basilica: distribuzione delle tipiche pagnotte "Padre Francia" in piazza Lo Sardo, e distribuzione delle gardenie benedette davanti alla Basilica, banda musicale e fuochi pirotecnici. Una festa all'insegna della grande devozione e sopratutto della gratitudine a Dio, per aver donato alla Città di Messina un Santo che ha segnato la sua storia ed ha lasciato un esempio di carità, di misericordia e di amore verso i più poveri e gli orfani, verso i miseri e gli emarginati della vita.