Primi 50 giorni di assessorato per Ialacqua: “Ho visto cose che voi umani non potete immaginare”

“Ho visto cose che voi umani non potete immaginare”. Inizia con questa apocalittica citazione di Blade Runner la conferenza stampa dell’assessore all’ambiente, rifiuti e nuovi stili di vita, Daniele Ialacqua, convocata questa mattina a palazzo Zanca insieme al sindaco Renato Accorinti e al comandante del corpo della polizia municipale Calogero Ferlisi, per tracciare lo stato dell’arte dei primi cinquanta giorni di lavoro. “Molti non si rendono conto di quale sia la vera situazione di questa città. Siamo arrivati e abbiamo trovato un assessorato senza pc, quindi senza memoria storica, con il fax guasto e senza telefono. Tutta la prima fase è stata assorbita dal confronto con i dirigenti per conoscere il personale, le risorse e le criticità”, ha spiegato Ialacqua che ha rivelato la grande carenza di organico di cui soffre il suo assessorato. Solo una decina di unità mentre dovrebbero essercene almeno trenta. “Per questo- ha sottolineato ancora Ialacqua – ci sono ben dodicimila protocolli arretrati. Non va meglio per l’arredo urbano dove ci sono solo tre giardinieri di cui uno andrà in pensione a settembre. Un sistema fatto apposta per gli appalti esterni, ammesso che si abbiano le risorse”.

L'assessore ambientalista spiega quanto sia difficile, nella situazione in cui versa Palazzo Zanca, portare a termine anche un'azione di ordinaria amministrazione:“Per un pronto intervento, ad esempio per un albero che sta cadendo, non abbiamo una squadra, i nostri potatori ufficiali sono i vigili del fuoco. La forestale ha il personale ma non i mezzi. Noi i mezzi ma non il personale. Non abbiamo l’agronomo previsto nella pianta organica. Date le molte segnalazioni abbiamo dovuto chiedere un favore ad un agronomo che ci ha fatto gratuitamente una perizia e su cinque alberi, tre sono risultati da abbattere. Da un'altra perizia risultano 900 alberi a rischio schianto”.

Per quanto riguarda il fronte finanziario e progettuale: “Abbiamo a disposizione cinquanta mila euro per dodicesimi, questo significa che possiamo spendere tre, quattro mila euro al mese per tutto. Non ci sono le risorse per affidare degli incarichi esterni. Per quanto riguarda i progetti, allo stato attuale risultano solo due della Snam – ovvero due arredi verdi a Torre Faro e Faro Superiore – e quindici aiuole in adozione. Oltre ai due progetti per le scalinate dell’arte e per una piazzetta a Rodia. Niente sul fronte degli animali e dell'ambiente. Stiamo cercando di reperire il personale necessario continuando, nel frattempo, la politica della progettazione e della partecipazione. Verranno date in autogestione aree verdi". Ialacqua ha poi riferito come il comune di Messina sia stato rimosso dalle reti di comuni Agenda 21 e Rete Pais per inadempienza agli accordi, “risultiamo iscritti, però, al bike sharing”.

Mentre non esiste una consulta per l’ambiente – l’istituzione prevista dal nuovo assessorato – regna ancora tanta confusione sulle competenze per quanto riguarda la gestione del verde urbano. L’Ato3 con trenta dipendenti si occupa della pulizia di quattro o cinque aree verdi nel centro cittadino – passeggiata a mare, villa dante, villa mazzini e villa sabin – mentre a Messinambiente compete la scerbatura, non la potatura. Una nota dolente quella che riguarda Villa Dante, che dovrebbe essere il polmone verde per la città, “dopo la spesa di 800 mila euro per l’irrigazione e la sistemazione dell’area il sistema di irrigazione non è mai entrato in funzione”.

Perplessità suscita , invece, una perizia che attesta ben 380 mq di giardini zoologici nella nostra città, senza specificare dove. Intanto, le priorità dei prossimi interventi sono: calcolare quanti metri quadri di verde abbiamo per abitante e quanti ne spettano. Redigere un censimento dei giochi comunali e provvedere ad aggiustare quelli danneggiati e rimuovere i rotti”. Attuare la legge che prevede l’obbligo di piantare un albero per ogni bambino nato sul territorio comunale – a Messina ne nascono circa duemila ogni anno – ’ “Vogliamo sentire profumo di rose” – citazione letterale di una richiesta fatta da una signora dell’Isolato 13 – è il nome dell’iniziativa che vuole incrementare l’utilizzo di fiori ai balconi, vetrine e aiuole, da attuare tramite la sponsorizzazione dei privati e il volontariato. Altro problema è la guerra al punteruolo rosso. Dovranno essere curate le palme monumentali, abbattute quelle irrecuperabili e formato il personale per la cura e il monitoraggio. La situazione per gli animali vede la riattivazione del servizio di acclappiacani – il 1 agosto – e la retta per il canile di Castanea dove ci sono 340 cani per un costo di 3000 euro. Almeno due i ricoveri abusivi tenuti sotto controllo dall’amministrazione, mentre la popolazione di randagi a Messina varia dalle quattromila alle settemila unità.

Come sempre scottante il fronte rifiuti: “spendiamo per collocamento e trasporto 12 milioni di euro. 43 milioni e 800 mila euro costa tutto il sistema di rifiuti a Messina. Il debito complessivo ipotizzato potrebbe essere di 60 milioni di euro. Stiamo cercando di fare chiarezza. Inoltre abbiamo discariche che risultano chiuse ma devono continuare ad essere gestite per almeno trent’anni per problematiche di inquinamento. Serve almeno un milione di euro per far fronte a questa emergenza. Siamo l’ultima città d’ Italia per la raccolta differenziata. Quest’autunno partirà la differenziata con la raccolta porta a porta in alcune zone, cercando di sfruttare al meglio le isole ecologiche già esistenti. Un problema serio è il continuo abbandono di amianto per strada. Puniremo chi compie questo atto criminale, ma stiamo anche lavorando ad una convenzione per ridurre i costi per la rimozione di amianto”. Infine, il sindaco Accorinti ha ricordato come il vero cambiamento sia quello culturale e che tutto ciò che viene fatto dall’amministrazione è volto in questa direzione. Messina un tempo veniva chiamata "città giardino". L'obiettivo è di farla rinascere anche in tal senso.(Eleonora Corace)