Messina “differenzia” ogni mese 300 tonnellate di carta, il doppio rispetto a un anno fa

Ogni mese sono oltre 300 le tonnellate di carta e cartone che Messinambiente avvia a riciclo. Quasi il doppio del quantitativo medio mensile dello scorso anno. Numeri ancora troppo bassi se rapportati ad altre città italiane che hanno iniziato percorsi virtuosi nel campo della differenziata ormai da anni, numeri però incoraggianti per una realtà come Messina che a quanto pare in un anno ha raddoppiato la quantità di carta e cartone destinata alla differenziata. Il dato arriva direttamente dagli uffici di via Dogali, dove si guarda con buona soddisfazione al trend in crescita che si sta registrando in questo settore.

Ogni giorno la carta e il cartone raccolti in città attraversano lo Stretto per giungere alla Cartesar di Salerno, la cartiera individuata dal Comieco che si occupa di trasformare questa carta straccia in nuova carta e cartone. Una lunga tradizione nel mondo del riciclo quella di Cartesar, cartiera attiva da diversi decenni e tra le principali del sud Italia e che riceve maceri di carta da gran parte della Sicilia e molte altre regioni meridionali.

Nei giorni scorsi il liquidatore di Messinambiente Alessio Ciacci ed il Responsabile Tecnico, Roberto Lisi, hanno seguito di personoa il viaggio della carta e del cartone che, differenziato a Messina, viene riciclato nella cartiera di Salerno. Positivo, per gli amministratori, il bilancio della giornata che ha visto un importante approfondimento della filiera della carta, per una adeguata progettazione di nuove iniziative volte ad una maggiore remunerazione del materiale riciclato ed una sua maggiore raccolta.

“Abbiamo incontrato i vertici della cartiera -spiega Ciacci- e l'importante riunione ha visto la presenza anche dei rappresentanti del Comieco, il consorzio nazionale del riciclo della carta. Cartiera e Comieco hanno apprezzato l’impegno di Messinambiente che in questi ultimi mesi ha aumentato significativamente i volumi e la qualità della carta avviata a riciclo ed è stata l’occasione per chiedere anche un sostegno a livello nazionale al percorso che vuole portare in breve tempo Messina dall’ultimo posto nazionale per raccolta differenziata ai primi posti in Sicilia”.

Messinambiente insegue dunque anche le filiere del riciclo per migliorare la sostenibilità economica ed ambientale dei propri servizi, anche perché non bisogna dimenticare che da una buona raccolta differenziata possono derivare importanti ricavi. Fino allo scorso anno i dati erano scoraggianti, il Piano finanziario della gestione rifiuti 2013 parlava di circa 90 mila euro di ricavi Conai, dunque per l’intera differenziata, a fronte di oltre 4 milioni di spesa per il Comune di Messina e dunque per i cittadini. Nel giro di un anno, complice anche la stangata Tares, i messinesi hanno riscoperto una nuova sensibilità e Messinambiente getta le basi per un percorso diverso.

Lo stesso Ciacci nella sua relazione parla delle diverse iniziative messe in campo per incrementare la differenziata in vari settori, come ad esempio quella dedicata agli uffici pubblici per i quali si stanno riorganizzando i servizi di raccolta in modo che i materiali prodotti e un tempo destinati ai cassonetti vengano ritirati, in forma differenziata, presso i luoghi di produzione con un servizio dedicato. Per gli investimenti necessari è stato chiesto l'aiuto del Comieco che si è reso disponibile e con il quale si è attivato un tavolo di lavoro.

Francesca Stornante