Via il “muro di vetro”, Accorinti restituisce il Comune ai cittadini

Aveva fatto una promessa. E le promesse sono fatte per essere mantenute. Così il primo atto del nuovo sindaco, una volta varcata la soglia di Palazzo Zanca, è stato quello di “abbattere” ciò che sempre, anche da semplice cittadino, aveva definito un muro tra l’Istituzione e i cittadini. Perché il Comune deve essere la casa di tutti e quel muro di vetro doveva andar via al più presto. Così, ancora una volta a mani nude, insieme al personale comunale del Pronto intervento ha letteralmente smontato la grande porta di vetro centrale che si trovava in mezzo alla barriera dei tornelli. Lui stesso l’ha portata fuori perché mai più dovrà esserci una barriera che separa il Palazzo dalla sua gente.

Lunghi applausi, sorrisi, ma ovviamente anche delle contestazioni. Ha alzato non poco la voce il consigliere uscente e rieletto tra le fila del Pdl Pippo Trischitta che ha definito la scena un oltraggio alle Istituzioni. Sotto attacco del consigliere inferocito soprattutto il Comandante della Polizia Municipale Calogero Ferlisi che era stato accanto al Sindaco durante tutte le operazioni di rimozione della porta. Un atto simbolico, ma che ha mandato su tutte le furie Trischitta che ha urlato al Comandante Ferlisi che quanto stava accadendo era anche fuori legge, che avrebbe dovuto pretendere una delibera scritta per quell’azione, che addiritutta avrebbe dovuto avere indosso la divisa da Pubblico Ufficiale. Per qualche minuto il clima si è fatto incandescente, dal canto suo però il Sindaco non si è fatto intimorire da nessun urlo ed è andato avanti.

Via la porta, i cittadini possono tornare a entrare liberamente a “casa loro”. Tra l’altro, giusto per fugare ogni dubbio, per togliere quella porta non serviva nessun atto burocratico, hanno spiegato sia Accorinti che Ferlisi, una delibera sarà preparata immediatamente ma per rimuovere i tornelli. “Ciò non significa che verrà eliminato il sistema dei badge per i dipendenti”, spiega il Sindaco. “Il badge è un sistema di controllo che abbiamo intenzione di mantenere ma troveremo una soluzione diversa. Certo non permetteremo di fare come accadeva all’Iacp, anzi ci costituiremo parte civile contro chiunque pensi di poter fare il furbo”.

(Francesca Stornante)