Nino Beninati: “Ai Comuni servono organi di controllo sugli atti”

“ I Comuni siciliani, hanno bisogno di un organo che garantendo imparzialità e terzietà, sia pronto a verificarne l’operato e a dare consiglio sulle strategie e le politiche da attuare”.

Nino Beninati, coordinatore di Noi con Salvini, ripropone l’idea avanzata già qualche anno fa, di costituire degli enti di controllo che possano essere diretti interlocutori dei Comuni ed elemento di garanzia per i cittadini “per evitare – continua – che decisioni infauste possano causare un danno organizzativo o finanziario a spese della gente che è la diretta destinataria dell’operato delle giunte e dei consigli comunali. Si tratta di una proposta che avevo avanzato già due anni fa, ma che purtroppo è rimasta inevasa”.

Organismi del genere non sono nuovi all’esperienza istituzionale siciliana, infatti prima del 1999 erano costituite le cosiddette Commissioni provinciali di controllo, organi politici che verificavano gli atti di delibera dei Comuni. In quell’anno durante il Governo D’Alema a livello nazionale e quello di Capodicasa in Sicilia si decise di sopprimere tali enti.

“Ora, invece – commenta Beninati – la circostanza che la maggior parte dei Comuni siciliani vive una situazione di stallo ed il rischio default per debiti, a volte scientificamente causati, altri quali conseguenza di scelte infelici fatte per via di scarsa conoscenza delle materie deliberate, rende l’istituzione di organi di controllo più che mai necessaria. Non voglio auspicare un semplice ritorno al passato, sarebbe da incoscienti, considerando che va dato atto che le Commissioni del ’99 erano diventate enti fin troppo politicizzati, ma istituire a livello di ogni provincia un organo super partes (quindi non politico) che verifichi l’operato dei Municipi almeno uno volta l’anno, ed ogni volta che i Comuni o loro membri ne facciano richiesta, potrebbe rivelarsi uno strumento utile per garantire un miglior governo del territorio”

Secondo Beninati gli organismi andrebbero pensati come enti di supporto ai Comuni e non come “organi di polizia”. Potrebbero fungere da ufficio legale, senza essere costretti a supportare gli ingenti costi che normalmente richiede la consulenza esterna, ed allo stesso tempo sarebbero di ausilio alle opposizioni in Consiglio comunale.

“Dopo il 1999, le minoranze politiche non hanno avuto alcun altro strumento per rivendicare l’illegittima di un atto, che non quello lungo e costoso del ricorso al Tar. Ebbene, l’istituzione di un ente del genere permetterebbe alle minoranze di far sentire la propria voce, presentando le proprie osservazioni senza dover ricorrere al Tribunale amministrativo, rendendo l’iter più celere, snello ed economico. Il coordinamento provinciale di Noi con Salvini- conclude Nino Beninati – si impegnerà presto a convocare una riunione di tutti i Sindaci e rappresentanze dei Comuni ad un incontro per confrontarci su questa necessità, fermo restando che l’istituzione di tali enti verrà inserita nel programma politico del Movimento, perché possa assicurare un’esperienza di governo più stabile, lecita e vicina ai cittadini”.