Una serie di interventi a costo zero che possano migliorare i servizi che l’Atm offre ai cittadini e programmare la gestione futura dell’azienda. Le proposte arrivano dal consigliere comunale di SiAmo Messina Piero Adamo e dal collega della IV Circoscrizione Daniele Travisano che lanciano alcune idee per avvicinare l’azienda che gestisce il trasporto pubblico e i cittadini. Il primo punto è l’istituzione di un ufficio interno “Call Center”, al fine di dare risposte ai cittadini su servizi, orari ed eventuali ritardi, dei mezzi pubblici, un servizio dedicato esclusivamente ai tanti messinesi che ogni giorno chiamano l’azienda e che spesso non trovano risposta immediata dall’altro lato del telefono. La seconda idea è di istituire, sulla scorta di quanto già proposto, un “Ufficio Progettazione” (o tramite formazione di personale interno, o tramite stipula di un accordo con privati), al fine di intercettare, attraverso bandi pubblici, i finanziamenti necessari per mettere in campo gli strumenti utili per portare l’Atm al passo con le altre aziende di pubblico trasporto del nostro Paese (ad esempio, l’installazione di pannelli che, alimentati con energia solare, informino l'utenza sugli orari dei bus e su eventuali ritardi degli stessi). Adamo e Travisano consigliano poi la stipula di un accordo con l’Università degli Studi di Messina per realizzare uno “Studio preliminare sui flussi del traffico nella Città di Messina”, propedeutico alla successiva predisposizione degli orari di transito degli autobus dalle singole fermate che – al pari delle altre grandi realtà urbane – possano essere quanto più attendibili e fedeli.
I due consiglieri di SiAmo Messina consegnano nelle mani del Sindaco Accorinti, dell’assessore Cacciola e del Direttore dell’Atm Foti queste idee che sperano possano trovare concreta realizzazione per migliorare l’offerta dei servizi resi dall’azienda di via La Farina. I due consiglieri però pongono anche alcuni interrogativi sull’attuale gestione, a cominciare dall’accordo stipulato con Gtt e l’acquisto dei 15 bus che continuano a suscitare tante polemiche per il loro stato di effettiva “vecchiaia chilometrica”. Ma l’accordo che lega le aziende messinese e torinese risale allo scorso mese di luglio e fu anche presentato con grande enfasi dall’amministrazione Accorinti e dall’assessore ai Trasporti di Torino Claudio Lubatti. E’ tutto nero su bianco (vedi articolo correlato) e adesso sarà certamente utile capire in che modo l’Atm sta spendendo il tesoretto da 800 mila euro che ha deciso di investire in questo rapporto di collaborazione con Gtt.
F.St.