Agente di polizia municipale sul carroattrezzi, la rivolta dei sindacati

La delibera di giunta n° 44 finisce nel mirino dei sindacati. Il provvedimento in questione, varato da sindaco ed assessore nei giorni scorsi, stabilisce che il servizio di rimozione coatta dei veicoli in sosta irregolare dei veicoli che intralciano la circolazione non funzionerà più con il sistema a chiamata ad opera della centrale operativa della Polizia Municipale ma con struttura operativa autonoma. E a bordo del carroattrezzi ci sarà un Agente della Polizia municipale addetto al servizio. Proprio su quest’ultimo aspetto si concentrano le critiche Fp Cgil, Cisl Fp e Csa.

“Al netto della inutile perdita di tempo connessa al trasporto del veicolo rimosso, dal luogo della rimozione alla depositeria Comunale, per la quale non è necessaria la scorta della Polizia Municipale, che nei fatti sottrae l’Agente dal presidio del territorio e, quindi, dall’attività preventiva e repressiva, si palesa – scrivono in un documento unitario – un gravissimo nocumento alla sicurezza del lavoratore, costretto ad operare da solo senza l’ausilio di un altro pubblico Ufficiale, in un contesto urbano sempre meno avvezzo al rispetto delle regole e al lavoro dell'operatore in divisa”.

“Purtroppo, e non è la prima volta – continuano i sindacati – che si assumono decisioni unilaterali, scavalcando le competenze del Dirigente e senza sentire il bisogno di un utile quanto opportuno confronto con i rappresentanti dei lavoratori”.

Fp Cgil, Cisl Fp e Csa invitano il sindaco Accorinti e l’assessore Cacciola “a rettificare l’atto deliberativo, prevedendo l’utilizzodi una pattuglia all’uopo dedicata, con il supporto di uno o più carri rimotori” .

I sindacati contestano la decisione calata dall’alto e avvisano che ci netta opposizione dei lavorator. Anzi sperano di trovare dalla loro parte anche il Dirigente della Polizia Municipale.

Allertano quindi i lavoratori “a farsi trovare numerosi e compatti nelle certe e conseguenti azioni di lotta, nel caso in cui il provvedimento non venga rivisto in direzione del mantenimento di un adeguato livello di sicurezza”.