Lavoratori dei servizi sociali da Mantineo al grido di “vergogna”, sale la protesta VIDEO e FOTO

Stipendi fermi ad aprile ma soprattutto nessuna certezza sulla regolarità dei pagamenti. Perché il problema è lo stesso di sempre: ritardi nelle fatture da parte del Comune e cooperative che non pagano. Al grido di "vergogna" i lavoratori dei servizi sociali hanno invaso i corridoi di Palazzo Zanca guidati dalla Fp Cgil e non hanno lesinato parole durissime contro il Ragioniere generale Antonino Cama e l'assessore Nino Mantineo che si è ritrovato decine di operatori con striscioni e bandiere davanti la sua porta.

La segretaria della Fp Cgil Clara Crocè già nei giorni scorsi aveva annunciato lo stato di agitazione dei lavoratori impegnati nei servizi di assistenza domiciliare anziani, asili nido e centri di aggregazione giovanile, gestiti da Orsa Maggiore, Cas e Azione Sociale. Avevano chiesto per l'ennesima volta l'attivazione di un tavolo tecnico alla presenza del Ragioniere Generale per definire tempi e modalità di pagamento delle fatture alle cooperative che gestiscono i servizi sociali che hanno dichiarato senza mezzi termini che non pagheranno gli stipendi senza le fatture di marzo. Lavoratori e sindacato avevano anche annunciato che in assenza di risposte sarebbero passati alla protesta. È così è stato.

Per l'intera mattinata sono rimasti in attesa di capire cosa sarebbe uscito fuori dall'incontro tra l'assessore Mantineo e i sindacati, ma la Fp Cgil ha deciso di abbandonare il tavolo di discussione in segno di profondo dissenso nei confronti dell'assessore. Tra i motivi che hanno spinto lavoratori e sindacato a chiudere il dialogo la reazione di Mantineo che non ha gradito la forma di protesta messa in atto dagli operatori, l'atteggiamento poco risolutivo sul problema stipendi, le mancate risposte. Nel mezzo anche dissapori sindacali per il fatto che l'assessore aveva convocato per oggi tutte le organizzazioni sindacali, nonostante la protesta fosse della Fp Cgil.

Il sindacato di Clara Crocè a questo punto non ha più intenzione di "perdere tempo" a Palazzo Zanca e chiederà un incontro urgente al Prefetto. Nel frattempo Mantineo ha gà fissato una nuova riunione per giovedì mattina. L'obiettivo finale resta sempre uno, gli stipendi. La lotta però si è spaccata.

Dopo l'incontro sui mancati pagamenti da parte della cooperativa Orsa Maggiore che gestisce l'assistenza domiciliare disabili, molto critica anche la Funzione Pubblica della Cisl, rappresentata oggi da Saro Contestabile. Per il sindacato quanto sta accadendo oggi è la dimostrazione che il sistema di aggiudicazione col massimo ribasso non garantisce servizi e lavoratori. “Ma non possiamo assolutamente giustificare il comportamento delle Cooperative che, come dichiarato all’atto della partecipazione alla gara, hanno l’obbligo di dimostrare e comprovare la capacità economica e finanziaria rispetto alla gestione del servizio affidato”, afferma il sindacato.

“Puntualmente si lega la corresponsione delle spettanze ai lavoratori al pagamento delle fatture da parte dell’Ente ma – sottolinea Saro Contestabile – in questo caso la responsabilità è tutta da addebitare al Comune che non riesce a mettere a regime il sistema per il rispetto degli obblighi di legge che impone il rispetto dei tempi fissati in 30 giorni dalla presentazione della fattura”.

Un problema che riguarda anche altre cooperative come CAS e Azione Sociale, gestori di altri servizi e di questo si parlerà nell’incontro fissato dall’assessore Mantineo per il prossimo 28 tra Amministrazione, Cooperative, Dirigenti del dipartimento servizi sociali, Ragioniere generale e Sindacati.

“Non possiamo che essere critici – dichiara il Segretario Generale della Cisl Fp Calogero Emanuele – rispetto al modus operandi dell’Amministrazione e dei suoi dirigenti che non riescono a darsi la giusta organizzazione dipartimentale, soprattutto nel dipartimento servizi sociali dove vi è un dirigente ad interim peraltro pronto a rimettere l’incarico che ha ufficialmente comunicato le difficoltà e le carenze di organico”.

La Cisl Fp contesta come invece di prendere provvedimenti veri sulle acclarate carenze di personale, si continui a procedere a modifiche di profili professionali d’ufficio e riassegnazione di personale operate dal Direttore Generale a seconda delle desiderata dell’Amministrazione.

“Chi paga sono i lavoratori che non percepiscono le spettanze dovute e il servizio accumula disagi e disfunzioni. Per quanto ci riguarda – concludono i rappresentanti della Cisl FP – non ci fermeremo e continueremo la nostra battaglia anche di fronte al giudice per tutelare e difendere i lavoratori che hanno maturato il sacrosanto diritto a percepire le loro spettanze. L’Assessore Mantineo deve avere la capacità di far sedere al tavolo tutte le parti in causa, senza riservare corsie privilegiate neanche al sindacato che, soprattutto in situazioni delicate che riguardano servizi destinati a fasce particolarmente disagiate, deve saper agire sullo stesso fronte scevro da colore politico e appartenenze. Come Cisl riteniamo che i problemi vanno affrontati congiuntamente assumendo posizioni univoche in direzione di tutela e difesa di utenti, famiglie e lavoratori”.

Francesca Stornante