Lucchetto alla Villa Quasimodo.Polemica tra Ialacqua e la Comunità militante

"Noi cittadini messinesi, vista l'impossibilità di poter utilizzare questo spazio pubblico, data l'inaccessibilità causata dalla sporcizia e dal bivaccamento di sedicenti profughi, che hanno deciso di rifugiarsi proprio dove le famiglie dovrebbero portare i bambini a giocare, abbiamo deciso di sigillare simbolicamente la villetta Quasimodo, stufi di dover pagare pulizia e manutenzione extra, per poi vederla cadere nel degrado, senza poterla utilizzare". E' il messaggio apposto stamani ai cancelli della villetta di via Tommaso Cannizzaro, nei pressi della Stazione Centrale, da un gruppo che si firma "Comunità Militante Messina". Nella stessa mattinata, sono intervenuti operai del Comune a rimuovere il lucchetto e ad aprire il cancello.

"Ritengo – dice l'assessore all'ambiente, Daniele Ialacqua – che quanto accaduto sia di notevole gravità poiché è stato bloccato il libero accesso ad un luogo pubblico e per la protesta intollerante che traspare dal manifesto, segno di un preoccupante clima razzista che serpeggia in città e sui social nei confronti di migranti presenti nella nostra città. Si richiede pertanto di accertare gli autori del grave gesto e di assumere i conseguenti provvedimenti. Si evidenzia che l’Amministrazione comunale ha in programma una serie di iniziative al fine di consentire un utilizzo il più ampio possibile della villetta Quasimodo e di altri spazi cittadini, favorendo progetti di integrazione e interculturalità”.