Quattro vigili spostati, la rivolta dei sindacati. Via la divisa il 3 giugno

“Accade oggi che il Segretario/Direttore/Ragioniere Generale decida, col solito piglio interpretativo, di spostare, con una sua determina, quattro operatori di Polizia Municipale, con profilo e professionalità specifiche, dalla Polizia Municipale, dove tutti sanno c’è "personale in esubero”, verso il Dipartimento Mobilità Urbana”. La denuncia arriva da Clara Crocè (CGIL), Calogero Emanuele (CISL) e Giuseppe Gemellaro (SILPoL), che aggiungono: “tutto questo saltando, da una norma ad un’altra ma disattendendo un principio sacrosanto e verificato che riguarda l’impossibilità, con l’organico attuale, di poter fronteggiare la miriade di servizi che giornalmente si richiede a questo settore nevralgico”.

“Evidentemente – continuano i sindacati – quest'Amministrazione parolaia sta attivando un processo di smantellamento di una funzione essenziale quale quella di polizia locale. Né possiamo condividere il comportamento del Dirigente, troppo restio a comprendere ciò che lamentiamo da anni e mosso ad intervenire solo quando si attivano concretamente processi già preannunziati da tempo”.

Cgil, Cisl e Silpol precisano che si tratta “di operatori già inseriti in un tessuto lavorativo gravato da carenza cronica di organico, a cui viene dato il cosiddetto benservito e sbattuti fuori dal Corpo”.

“Raccogliamo – si legge ancora – tutto il disagio e il rammarico di coloro che senza alcun preavviso, dopo anni di onorato servizio, sono stati oggetto dell’inopportuno provvedimento e non accettiamo che si decida e si disponga sulla base di interpretazioni “”frettolose e strumentali” del regolamento del Corpo così come in assenza di consenso degli interessati. Questo è un affronto inaccettabile che si aggiunge a tutti quelli che ci ha porto questa Amministrazione in questi anni ed è per questo che giorno 3 giugno, festa della Patrona, ad esclusione dei servizi di rappresentanza che verranno svolti regolarmente nel rispetto della Città e della Sua Patrona, tutti gli altri operatori si "spoglieranno della divisa" così come sono stati brutalmente spogliati onesti e professionali lavoratori che non si sono risparmiati nel dare il proprio contributo al Corpo ed ai bisogni della città”.

“Comunichiamo sin da ora, non volendo in alcun modo strumentalizzare ricorrenze ed eventi importanti, soprattutto a carattere religioso e che investono il sentimento generale della città, portatori di quel senso di appartenenza che ci ha sempre contraddistinto, che l'assemblea dei lavoratori si terrà giorno 7 giugno e sarà il superamento definitivo di quel limite che ci ha fatto assumere posizioni di responsabilità per il bene della città”.

“Non sono serviti – conclude il documento – stati d'agitazione e incontri di ogni genere per sviluppare quella sensibilità necessaria verso un mondo che probabilmente è troppo ostico da digerire”.