Studenti siciliani in piazza accanto ai lavoratori contro le riforme del Governo Renzi

Gli studenti nuovamente in protesta. Dopo la manifestazione dello scorso 10 Ottobre i ragazzi hanno deciso di continuare la lotta con vari mezzi, chi intraprendendo un percorso di sensibilizzazione graduale e chi puntando direttamente all'occupazione o ad altre forme di dissenso. Non si è quindi spenta subito la fiamma della rivolta che ogni anno alimenta gli alunni, il cammino intrapreso dai giovani è stato battuto anche nei mesi successivi.

Prova di questo spirito è sicuramente la partecipazione degli istituti allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil. Gli studenti, da questa mattina, marciano accanto ai lavoratori per chiedere non solo la cancellazione dei progetti di riforma "Buona scuola" ma in vista del loro futuro anche per dire no al "Jobs Act". In città come Palermo, Caltanissetta, Trapani, Modica, Ragusa, Agrigento, Siracusa e Messina gli alunni stanno formando diversi cortei al grido di "Costruiamo il futuro".

La Rete degli Studenti Medi Sicilia, come nel caso della manifestazione del 10 Ottobre, ha particolarmente sensibilizzato i giovani attorno al tema, cominciando settimane fa una vera e propria campagna d'informazione che potesse coinvolgere quanti più elementi possibili. Andrea Manerchia, Presidente della Rete, in questa occasione ha dichiarato "La data di oggi è la chiave di volta di un autunno molto intenso che ha visto protagonisti lavoratori e studenti, uniti dalla prospettiva di un futuro precario e incerto. Il risultato di oggi è eccezionale: migliaia di giovani stanno riempiendo le piazze siciliane, chiedendo di ripartire da cultura, libero accesso ai saperi e lavoro per tutti; ancora una volta siamo in grado di dire che se esiste un'Italia buona, un'Italia che cambia, quella siamo noi, gli studenti e i loro sogni."

Claudio Panebianco