Gli studenti tingeranno di rosso il corso Cavour. E difendono l’ing. Sciacca

Il coordinatore provinciale de “Il Megafono”, Giuseppe Ardizzone, aveva fornito la disponibilità del presidente Crocetta ad incontrare gli studenti messinesi “una volta risolti i problemi relativi al bilancio regionale”. Ma a loro non basta. Preannunciano quattro giorni di protesta “epocale”, da mercoledì a sabato pomeriggio, e proprio a partire dalle 9 di domani tingeranno di rosso il corso Cavour, mentre sabato, alle 17, aspetteranno Crocetta in piazza Unione Europea. Viceversa sono pronti a manifestare a Palermo.

Sono i giovani del Basile, Maurolico, Verona Trento, dello Jaci, del La Farina, del Caio Duilio, del Majorana Marconi, del Bisazza, dell’Archimede, del Piccolo di Capo d’Orlando, del Copernico di Barcellona ed altri ancora, che vogliono dare “uno schiaffo morale a chi è abituato a farsi passare sopra ogni sopruso, ma che prova quasi un certo gusto, o lo ritiene ormai abitudinario. I soprusi costringono ad andare via, quando in cambio di un posto di lavoro devi assicurare un tot di voti, quando devi andare avanti a forza di favori, di stenti, e dire grazie a quel qualcuno che ti permette di lavorare, come se stesse facendo un’opera pia. Lo dobbiamo al sacrificio di molti: lo dobbiamo a Falcone, a Borsellino, a Peppino Impastato, a Beppe Alfano, a Graziella Campagna, ad Adolfo Parmaliana, ad Attilio Manca; perché se loro sono morti, il vero motivo è che ciascuno di noi, fino ad ora, col proprio silenzio e con la propria indifferenza, è stato complice”.

E rimproverano a Crocetta anche un’altra azione, il trasferimento dell’ing. capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca. Nasce la comunità “Sciacca non si tocca”, “un uomo che – scrivono – come altri, nel corso di queste occupazioni, è stato invitato in più confronti che lo hanno riguardato; Sciacca ha così potuto confidarsi con le nuove generazioni di ciò che è stato costretto a subire: di un presidente della regione che fa finta di nulla. Non lo vuole ricevere, non ci vuole parlare con lui Crocetta. Perché, lo si sa, alla fine cosa avrebbe da dirgli? Tutta Messina conosce Gaetano Sciacca, le sue battaglie volte sempre a migliorare una città che ama. Lo abbiamo visto con pala e stivali dopo le alluvioni tragiche della città di Messina. Lo abbiamo visto nei fatti, mentre altri sono andati a raccontare solo parole. Ciascuno potrà apportare il suo contributo con un “mi piace” per dimostrare che nell’unione vi è la forza”.