Consorzio Autostrade: lavoratori e Cub trasporti dissotterrano l’ascia di guerra

I lavoratori del Cas dissotterrano l’ascia di guerra e dopo aver atteso pazientemente almeno “segnali di fumo” da parte della Regione e dei vertici del Cda passano al contrattacco annunciando nuove mobilitazioni. E’ la segreteria Cub Trasporti a scrivere al ministro Lupi, al dirigente Coletta della Vigilanza nazionale sulle concessionarie autostradali, al prefetto Trotta, al presidente del Cas Faraci, al direttore generale Pirrone annunciando proteste anche in vista delle decisioni sulla decadenza della concessione per il Consorzio autostrade.

“Nel ritenere silente e malinconico l'atteggiamento remissivo di Faraci- si legge nella nota dell’organizzazione sindacale a firma Francesco Misiti- che sin oggi si è sottratto a qualsiasi confronto per la risoluzione dei gravi problemi riguardanti i lavoratori, chiede al presidente la rinuncia all'ottusa negazione del confronto sindacale. L'assenza di relazioni sindacali sin dal settembre 2012 non ha facilitato l’attenuazione del malessere nella categoria, con la manifesta palese inerzia e imperizia nella gestione Corsello-Gazzara-Faraci che ha solo prodotto il fallimentare esercizio della struttura e l’assurdo indebitamento dal quale solo un miliardario lascito potrebbe redimere”.

L’assenza di confronto sindacale è peraltro ribadita anche da altre sigle che hanno nei mesi scorsi lamentato l’impossibilità di un dialogo su quelle che sono le tematiche vitali per un Ente che sta diventando un pachiderma appesantito da inchieste, disservizi,problemi. E mentre entro aprile si conoscerà la sorte del rinnovo della concessione,appeso al filo delle oltre 700 criticità rilevate dal Ministero dei Trasporti e dell’Autorità di vigilanza sulle concessioni,la giunta Crocetta,appena lo scorso mese ha di fatto modificato le tabelle dei dipendenti del Consorzio, assimilandoli ai dipendenti regionali facendo finta di non sapere che il Cas non è un Ente regionale ma sottoposto alla vigilanza della Regione e scatenando le ire di lavoratori e sindacati.

“I mancati interventi sulla sicurezza e la mancata garanzia alla incolumità di chi percorre il nastro autostradale- si legge ancora- ha condotto l’organo di vigilanza ministeriale ad intervenire intimando ancora una volta al CAS il rapido intervento sulle migliaia di prescrizioni per il recupero del manufatto gestito attraverso la concessione ministeriale, la cui decadenza è stata di recente notificata a seguito delle conclamate inadempienze da anni reiterate e di cui questa Organizzazione aveva sempre attenzionato il presidente Faraci”.

Non è andata meglio ai sindacati con l’assessore regionale alle infrastrutture Pizzo, al quale si deve la delibera di trasformazione del contratto: “Invitiamo l’assessore a non sfuggire al ruolo di pertinenza (interventi infrastrutturali), evitando di ingerire sugli aspetti contrattuali della gestione del personale (come l’irreale applicazione di un etereo CCRL), impedendo di fatto (con svariati stratagemmi bavaglio) a Faraci di intervenire su materia riguardante interventi di esclusiva pertinenza del C.d.A. ed al Direttore Generale sulle questioni del personale e della gestione contrattuale”.

Cub Trasporti rivolgendosi quindi al Ministro Lupi chiede che a fronte di una decadenza concessoria già notificata al Cas,nella eventuale successiva gara di assegnazione venga inserita la clausola di salvaguardia al transito del personale attualmente impegnato nelle attività previste in concessione.

“Si invitano infine il Dirigente Generale Pirrone e il silente Presidente Faraci a fissare un incontro presso la sede del CAS, poiché diversamente non avremmo indugi a porre in essere forme di protesta”. L’organizzazione sindacale ricorda poi tutti i temi sul tappeto: 1) La sistematica elusione del confronto sindacale con la scelta di questa amministrazione dal non favorire un tavolo negoziale o peggio ad impedirlo, nonostante le ripetute e infruttuose richieste sin dal 08/10/2012 2) Ottusa ostinazione e interessata applicazione di un etereo c.d. CCRL illegittimo ed inapplicabile e non concordato con i legittimi rappresentanti dei lavoratori muniti di mandato a fronte di un consolidato ultra trentennale CCNL; 3) Il puntuale pagamento delle spettanze stipendiali che da oltre 10 mesi viene retribuito in forte e cronico ritardo; 4) Il sottodimensionamento della pianta organica con pesante carenza del personale di esazione dei pedaggi e gli eccessivi carichi di lavoro; 6) L’illegittimo blocco delle ferie residue e riduzione di quelle estive attraverso note in linea con quelle degli scorsi anni oggetto di grave violazione in materia della legge sull’orario di lavoro e nonostante il CAS sia già stato sanzionato (8,3 milioni di euro) dall’ispettorato del lavoro attraverso circostanziate denunce della CUB Trasporti; 7) La pessima organizzazione lavoro con riferimento ai servizi di maggiormente sofferenza all’esazione dei pedaggi; 8) L’anomala e discriminante utilizzazione oraria (tre orari di lavoro diversi e contrattualmente non previsti) del personale part-time.

Le problematiche sul tappeto sono tante, e la situazione del Consorzio, al momento, nonostante periodiche dichiarazioni idilliache,è più che preoccupante. Tra inchieste, ispezioni,arresti, la spada di Damocle della decadenza della concessione e polemiche, le protese dei sindacati (peraltro tutte già reiterate negli anni scorsi) sono la “ciliegina sulla torta” che aggrava un contesto nel quale, è bene ricordarlo,le autostrade siciliane sono solo lo specchio di un’incapacità amministrativa che ha fatto negli anni l’isola il fanalino di coda dello stivale.

Rosaria Brancato