Circolo Rifiuti Zero e Ordini professionali: insieme nella battaglia per la sostenibilità

Circolo Rifiuti Zero e Ordini professionali: insieme nella battaglia per la sostenibilità

Circolo Rifiuti Zero e Ordini professionali: insieme nella battaglia per la sostenibilità

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venerdì 11 Ottobre 2013 - 14:39

Presentate a Palazzo Zanca le iniziative in programma nei prossimi mesi per il Circolo Rifiuti Zero Messina. In primo piano l'accordo con gli Ordini professionali e Confindustria. A novembre il Circolo sarà presente al Palacultura con un dibattito sull'acqua e la proiezione del video "La crociera delle bucce di banane", il 15 dicembre sarà la volta della "Domenica del riciclo" e il 29 la seconda edizione della Passeggiata ecologica.

Il 27 settembre dello scorso anno Paul Connet, padre della strategia Rifiuti Zero, nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, apriva la stagione del Circolo Rifiuti Zero Messina con una serie di iniziative che hanno portato alla raccolta di firme per l’impianto di compostaggio, la presentazione del compostaggio domestico, la passeggiata ecologica, la consegna in comodato d’uso al liceo Maurolico di una macchina compattatrice per lattine e bottiglie di plastica.

Quest’anno Circolo Rifiuti Zero Messina amplia il suo raggio d’interventi, come sottolineato nel corso della conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Zanca, con la stipula di un protocollo d’intesa tra l’associazione e gli Ordini professionali degli avvocati, ingegneri, architetti, commercialisti e Confindustria.

All’incontro con i giornalisti, servito anche a presentare le iniziative in programma nei prossimi mesi, erano presenti il coordinatore del Circolo Rifiuti zero Messina Antonio Catalioto, il presidente ed il vicepresidente dell’ordine degli avvocati Francesco Celona e Vincenzo Ciraolo, il presidente dell’ordine degli ingegneri Santi Trovato, il vicepresidente dell’ordine degli architetti Sergio Zappia, ed in rappresentanza di Confindustria, Katya Pedretti, della sezione ambiente.

“Tra le R alle quali Paul Connet fa riferimento, riduci, riusa, ricicla quella che preferisco è la R di RESPONSABILITA’- ha detto Antonio Catalioto- Abbiamo bisogno di responsabilità individuale, di responsabilità industriale e di comunità, di responsabilità professionale e di responsabilità politica. E per la riuscita di questa strategia dobbiamo coinvolgere tutti i settori dell’economia, dagli agricoltori ai medici, dagli operai agli studenti. La battaglia per la sostenibilità rappresenta la più grande scommessa e non può essere circoscritta ai soli esperti della gestione dei rifiuti”.

Le tematiche della raccolta differenziata e della tutela dell’ambiente coinvolgono tutti, come singoli e come categorie, da qui la decisione di una sorta di Consulta tra i diversi Ordini professionali in modo che ognuno possa fare la sua parte. L’ordine degli avvocati ad esempio, punterà su una campagna per la riqualificazione ed il recupero degli immobili, come spiegato dal presidente, Francesco Celona: “Abbiamo un grande patrimonio che ci deve spingere a non continuare con la strategia del mattone, ma a puntare su quello che viene definito il consumo suolo zero”.

Il pensiero di Celona è andato a quegli studenti che nella mattinata stavano protestando proprio per la disastrosa condizione degli edifici pubblici. L’idea è piaciuta anche al presidente dell’ordine degli ingegneri Santi Trovato che ha aggiunto: “ Ognuno di noi, sia come singolo che come categoria può dare il proprio contributo alla luce di quanto dichiarato da Catalioto, quel principio di responsabilità che passa anche dalle piccole cose. Dobbiamo iniziare a lavorare nelle scuole, sin dalle elementari, perché il rispetto verso il territorio e l’ambiente significa rispetto verso gli altri”.

Sempre secondo il principio del senso di responsabilità individuale il vicepresidente dell’ordine degli architetti Zappia ha invitato tutto a mettersi in moto senza aspettare che siano altri a farlo: “Non ci sono più risorse, ma dobbiamo essere noi per primi a rimboccarci le maniche e a cambiare le cose”, mentre Katya Pedretti, della sezione ambiente di Confindustria, da imprenditrice ha accolto con favore l’idea di una consulta: “Abbiamo bisogno di avvocati che ci siano di supporto sotto il profilo normativo e di ingeneri, architetti, in tutte le nostre iniziative imprenditoriali, per cambiare completamente la logica produttiva nel rispetto delle tematiche ambientali. Nella mia azienda abbiamo iniziato dai piccoli passi, come evitare lo spreco della carta per poi passare a quelli più grandi”.

Diverse le iniziative in programma per Circolo Rifiuti Zero Messina fino alla fine dell’anno. Dall’8 novembre l’associazione sarà presente alle iniziative in programma al Palacultura nell’ambito della manifestaione “Io non uso, riuso”, con uno stand dove sarà proiettato il video “La crociera delle bucce di banana” (basato sulle battaglie per la differenziata che una determinata e testarda 80enne delle Eolie, Aimee Carmoz, sta facendo per cambiare la mentalità della gente) ed un dibattito sull’acqua pubblica. Il 15 dicembre in Fiera Circolo Rifiuti zero e Ordini professionali organizzeranno la “Domenica del riciclo e del baratto”, mentre il 29 dicembre sarà la volta della Seconda edizione della passeggiata ecologica.

“L’anno scorso non eravamo tanti- ha commentato con un sorriso Catalioto- Speriamo che quest’anno, con quest’amministrazione così sensibile alle tematiche, anche i messinesi rispondano in modo più presente”.

4 commenti

  1. belle a parole tutte queste iniziative ma nei fatti i cassonetti stracolmi e la spazzatura a terra nella strada che collega Sperone a Faro Superiore fanno ancora bella mostra.
    Mettiamoci poi l’inciviltà di qualche abitante e ci ritroviamo carcasse di frigo, lavatrici e quant’altro.
    Ma si stipulano protocolli d’intesa.

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  2. Egregio giuleone,

    da quando hanno aperto l’isola ecologica di Gravitelli, pur abitando nella zona Sud (adesso servita dal centro raccolta di Pistunina),ho costantemente riciclato almeno il 50% dei miei rifiuti(carta, vetro, plastica, lattine, olio fritto, etc.) condividendo questo impegno insieme a qualche altro messinese di buona volontà.

    Oltre a differenziare ho anche cercato di coinvolgere la gente a fare altrettanto sentendomi però spesso rispondere di avere più di un legittimo dubbio sul fatto che il materiale fosse realmente riciclato visto il disinteresse dell’Amministrazione nel convincere la cittadinanza sulla loro utilità.

    Per questo oggi, che questa Amministrazione si spende così tanto per coinvolgere la gente a contribuire alla nascita di un progetto capace di trasformare i rifiuti da problema a risorsa, mi risulta incomprensibile, ripeto proprio in questa fase, continuare a soffermarsi solo a richiedere la pulizia delle strade.

    A ben risentirci!

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  3. Io mi chiedo:come può partire una raccolta differenziata su tutto il territorio comunale se non abbiamo cassonetti specifici per la raccolta differenziata e sopratutto:come potremo raccogliere e differenziare ed in particolar modo dove dovremo conferire queste migliaia di tonnellate di rifiuti differenziati? E per finire: dove potremo e come potremo riciclare questi rifiuti solidi urbani differenziati se non abbiamo impianti di compostaggio e riciclaggio?
    Siamo all`anno zero della gestione rifiuti a Messina ed ancora facciamo i sermoni e le lezioni di cultura ambientale a ragazzi che per quanto giovani ne sanno molto più di noi.
    Cominciate a comprare i cassonetti,fate uno piano di locazione e stoccaggio del differenziato .Tutta questa cultura senza fatti mi e` sempre puzzata di populismo totale.

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  4. Seguo con interesse le encomiabili manifestazioni del Circolo Rifiuti Zero Messina, sono efficaci sotto l’aspetto pedagogico, anzitutto quando sono indirizzati ai giovani messinesi. Il circolo è coordinato dall’avvocato Antonio CATALIOTO, assessore all’Urbanistica di Francantonio GENOVESE, il quale ha maturato da poco questa accentuata sensibilità alla smisurata produzione di rifiuti e alla necessità, anche economica, della raccolta differenziata. Perchè scrivo da poco, evidentemente CATALIOTO, nel 2007, sconosceva le esperienze di altri Comuni, cosa non buona per un amministratore. Gli altri Comuni hanno iniziato con provvedimenti di supporto alla differenziata, tra cui la modifica del Regolamento Edilizio, nella direzione di alcuni articolati, da me inviati al suo successore, altro avvocato, Giuseppe CORVAJA, da cui non ho mai avuto risposta. Gli articoli sono finalizzati all’obbligo dei fabbricati di disporre di un locale deposito e, per quelli di nuova costruzione, dettagliavo le caratteristiche. Tutto cade nel vuoto a Messina, quando ci sono di mezzo i palazzinari e la rendita parassitaria fondiaria, non devono essere disturbati, nessun mm2 deve essere destinato ad opere di urbanizzazione o come in questo caso alle NORME IGIENICHE, così si chiamano tecnicamente. Riproporrò la modifica del Regolamento Edilizio al nuovo assessore all’Urbanistica, Sergio DE COLA, il quale è un’ingegnere, quindi non ha più l’alibi di non essere un tecnico.

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