Vertenza Città del Ragazzo, vertice in Prefettura tra Fp Cgil e Fondazione

Riduzione del personale, dell’orario di lavoro, turni di lavoro e stipendi arretati. Sono i punti cardine della vertenza scoppiata alla Fondazione Città del Ragazzo, temi che sono stati al centro dell’incontro che si è svolto in Prefettura tra la Fp Cgil, rappresentato dalla segretaria generale Clara Crocè accompagnata da una delegazione dei lavoratori e dall’avvocato Lucia Noschese, il Presidente e il Consiglio di Amministrazione della Fondazione.

Il sindacato ha rappresentato lo stato di disagio vissuto dai lavoratori a causa del mancato pagamento degli stipendi, per alcuni l’ultimo acconto di 500 euro risale al mese di agosto e riguarda gli arretrati relativi a mesi di gennaio 2015 e dicembre 2014. “Molti lavoratori a causa dei debiti accumulati non riescono ad essere sereni, una lavoratrice a causa del mancato pagamento degli stipendi ha ricevuto lo sfratto. A ciò si aggiunge la paura per il futuro, in quanto la Fondazione intende licenziare alcune unità o in alternativa imporre ai lavoratori i contratti di solidarietà”. La Fp Cgil ha manifestato una netta contrarietà a tale ipotesi in quanto la riduzione del personale della Casa di Riposo “Pro Senectute” comporterebbe delle ripercussioni negative sull’assistenza agli anziani, considerato che i turni di lavoro ad organico completo sono pesantissimi.

La Fp Cgil, l’avvocato e i lavoratori hanno ribadito che è necessario il rilancio della fondazione attraverso una serie analisi dei costi di gestione e delle entrate considerato che la Fondazione ha un patrimonio che dovrebbe essere messo a frutto. Il Vice Prefetto Mulè ha evidenziato la necessità di evitare lo sciopero dei lavoratori, attraverso l’ipotesi di una sottoscrizione di un piano di rientro con cui la Fondazione si impegna a restituire gli arretrati ai lavoratori e a pagare Lo stipendio corrente. Ma per fare ciò è necessario comprendere come quali azioni possono essere messe in campo per rendere fruttuose le attività.

“Non si comprende quali immobili siano stati venduti e quali possano essere messe in vendita e quale misura abbia messo in atto la Fondazione per recuperare i crediti derivanti dagli affitti di alcuni immobili ad un centro di formazione e ad un ristorante. In ballo c’è il mantenimento della Fondazione – commenta Clara Crocè- non vogliamo che tutto il patrimonio possa essere messo a rischio a causa di una poco attenta gestione”.

La Fp Cgil e i lavoratori hanno deciso di sospendere le procedure per lo sciopero in attesa della prossima riunione in Prefettura per cercare di definire un piano di rientro per salvare i lavoratori e la Fondazione.