Nuovi svincoli sull’A18. I progetti di Santa Teresa di Riva e Alì Terme

Continua la “crociata” del sindaco di Santa Teresa di Riva Cateno De Luca per la realizzazione dello svincolo autostradale nell’area sud del comune jonico, in corrispondenza del quartiere Barracca. Il primo passo è stato la firma di un protocollo d’intesa tra i sindaci degli otto comuni della Val d’Agrò: Santa Teresa, Antillo, Limina, Roccafiorita, Forza d’Agrò, Sant’Alessio, Casalvecchio Siculo e Savoca. Protocollo a dimostrazione della sinergia tra gli enti della vallata interessati all’opera, anche se il progetto ricadrebbe sul solo territorio di Santa Teresa, comune “capofila”. Ma gli ostacoli burocratici e non da superare sono ancora tanti. Il primo è sicuramente di natura economica, anche se questo aspetto non sembra preoccupare eccessivamente il primo cittadino di Santa Teresa. La copertura finanziaria c’è, ha infatti dichiarato De Luca. Tra le fonti di finanziamento iniziali risulterebbero il recupero delle imposte evase dai santateresini tra il 2007 e il 2012 (oltre 3 milioni di euro), l’incasso Imu e ancora un recupero economico tramite i tagli alle spese superflue nell’ operazione di risanamento imposta dall’amministrazione comunale. Il protocollo prevede un cronoprogramma definitivo e 3 anni di tempo per tentare il tutto per tutto. Intanto il Consorzio Autostrade Siciliane ha dato la disponibilità per un incontro con il comune di Santa Teresa richiesto dal primo cittadino i primi di agosto. Nella lettera, inviata anche all’assessore regionale alle infrastrutture Nino Bartolotta, si fa riferimento alla possibilità di attingere a fondi locali come previsto dallo Statuto del Consorzio nel caso di iniziative stradali e autostradali e si chiede la delega alla progettazione e alla realizzazione dello svincolo. Il Cas ha dato l’ok all’incontro, la notizia la trasmette direttamente il sindaco De Luca sulla sua pagina facebook, attraverso un video postato mentre si trova a Chianciano con la famiglia.

Pretendiamo chiarezza per quanto riguarda l’operadichiara -. Stiamo facendo di tutto per realizzarla e progettarla, non accettiamo che si faccia melina su un’opera vitale per la comunità santateresina che condiziona anche il futuro assetto urbanistico. Noi stiamo portando avanti questo iter anche abbastanza spregiudicatocontinuaperché vogliamo giungere comunque a una conclusione. Lo svincolo con l’amministrazione De Luca o si farà o non si farà, il che significa che non è fattibile, ecco perché bisogna andare fino in fondo e bisogna essere chiari. Ormai – conclude – dobbiamo pretendere un provvedimento definitivo, o di autorizzazione o di diniego”.

Ma Santa Teresa deve vedersela soprattutto con Alì Terme che, da tempo immemore, aspetta la costruzione di uno svincolo autostradale da realizzare sulla sponda sinistra del fiume Nisi. Opera che tra l’altro ovvierebbe ai problemi relativi alla zona da Capo Alì a Messina, tante volte rimasta isolata e non percorribile per diverso tempo a seguito delle alluvioni che hanno interessato l'area e che, a tutt’oggi, creano disagi alla viabilità per i lavori di ricostruzione che insistono sul territorio. D’accordo con l’opera nel territorio aliese è l’assessore Nino Bartolotta, il quale ha dichiarato che sono disponibili 15 milioni di euro a fronte dei 28 necessari. Insomma, altri 13 milioni da reperire, cifre che, soprattutto in questo particolare momento, allontanano la possibilità di una svolta definitiva sulla questione. Ma Bartolotta è ottimista, il funzionario regionale non ha dubbi sul fatto che l’opera verrà realizzata. Ad Alì Terme e non a Santa Teresa.

Giusy Briguglio