Sporcizia e fango nel villaggio di Zafferia. Richiesti interventi in vista della festa patronale

Detriti alluvionali del nubifragio dello scorso 1 marzo ancora in bella, si fa per dire, mostra. Questa la condizione in cui versano alcune zone del villaggio di Zafferia. Ne torna a parlare il consiglio della II circoscrizione che già nelle scorse settimane ha inviato due diverse note all’assessore Isgrò e ai vertici di Messinambiente, ponendo l’accento proprio sul degrado e sull’abbandono del piccolo centro. Non solo per via dei cumuli di fango ancora accatastati lungo i bordi delle strade, in particolare in contrada Monella, ma anche per i rifiuti e la sporcizia dell’intero villaggio.

Una vergogna che Di Blasi spera possa essere cancellata almeno in vista della festa patronale in onore della SS. Maria Odigidria, il 22 agosto. Il presidente di quartiere, sottolinea che «sarebbe opportuno intervenire facendo giungere sul posto, anche per una sola giornata di lavoro, un operatore ed un mezzo comunale e far rimuovere la grande quantità di materiale presente, così come fatto nei mesi scorsi in altre zone della città, al fine di evitare la vergogna di far transitare la statua della Madonna e centinaia di persone in processione in mezzo ad un cumulo di detriti».

Per ciò quanto riguarda invece la pulizia dai rifiuti, il consiglio ha richiesto a Messinambiente la bonifica completa del villaggio. Il quartiere chiede, dove possibile, la sistemazione, o sostituzione dei cassonetti distrutti, eliminazione di suppellettili e materiali vari presenti accanto ai cassonetti e, così come, peraltro, già concordato con l’Amministratore della Soc. Messinambiente Armando Di Maria, l’intervento della squadra addetta alla scerbatura delle strade in modo da eliminare rovi e sterpaglie presenti in grandi quantità lungo il percorso della processione.

«La festa patronale rappresenta, per ogni villaggio ed ogni zona della città – conclude Di Blasi – un momento importantissimo, oltre che di fede, anche di aggregazione, orgoglio ed appartenenza ed è impensabile che le Istituzioni preposte, ognuno per le proprie competenze, non facciano tutti gli sforzi possibili per eliminare disagi, pericoli e rendere decoroso l’intero territorio».