Asp, Crocetta rimuove il commissario Magistri. “Agisce come se fosse il padrone della Sanità”

“Il commissario dell'Asp di Messina agiva contro le indicazioni del governo, non rispettando le delibere di giunta e i decreti assessoriali sui punti nascita, come se fosse il padrone della sanità. In questi mesi Manlio Magistri ha continuato a tenere una linea completamente autonoma rispetto al governo, creando uno stato di fibrillazione tra le popolazioni dei Comuni messinesi, provocando conflitti con gli amministratori locali e creando un danno al governo della Regione".

Sono le durissime parole del presidente della Regione, Rosario Crocetta, per spiegare la revoca dell’incarico al commissario Magistri, accusato di non aver rispettato le delibere di giunta e i decreti assessoriali sui punti nascita.

L'assessore alla Salute, Lucia Borsellino, sta predisponendo il decreto che sarà notificato lunedì, mentre la gestione sarà affidata a interim fino alla nomina dei nuovi manager. Ieri era statorimosso il commissario dell'Asp di Agrigento, Salvatore Roberto Messina, per anomalie nella gestione dell'azienda sanitaria.

Proprio ieri il Tar di Catania ha accolto il ricorso del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto contro la scelta dell'Asp di Messina di chiudere il reparto di ostetricia e ginecologia del Cutroni Zodda e trasferirlo all'ospedale di Milazzo, procedura contestata anche dal governo Crocetta che aveva dato indicazioni opposte rispetto al piano del precedente governo Lombardo. I giudici hanno concesso la sospensiva. La chiusura del punto nascita aveva suscitato la reazione della popolazione e dell'amministrazione comunale che aveva sollevato rischi per la salute pubblica. Due anni fa il Tar aveva accolto anche un ricorso contro la soppressione dei reparti del San Raffaele Giglio di Cefalù e dell'ospedale di Lipari.

“Dopo le clamorose sconfitte sancite dai pronunciamenti del Tar sui ricorsi dei comuni di Lipari e Barcellona Pozzo di Gotto sulla chiusura dei punti nascita è ora di mettere un punto” – ha concluso Crocetta.

La decisione è condivisa anche dall’assessore Borsellino, che aveva chiesto ai commissari delle Asp di mettere in sicurezza i punti nascita, soprattutto in provincia di Messina, per la particolare condizione orografica del territorio. “Ci aspettavamo un'azione più incisiva da parte del commissario, che invece non c'è stata. Questo atteggiamento così lento lo abbiamo constatato anche in altri ambiti, come ad Agrigento revocando, anche lì l'incarico al commissario”.