Crocetta contro “Il Cas dei miracoli. E’ una vergogna”

“Ormai possiamo definirlo il Cas dei miracoli. Revocherò l’ ennesima vergogna", non risparmia strali il presidente della Regione Crocetta sulla gestione di alcuni appalti del Consorzio Autostrade Siciliane. Nei giorni scorsi la scure si era abbattuta sulla Ventura srl, impresa di Furnari che ha ottenuto appalti per servizi a suon di milioni di euro nonostante una misura interdittiva antimafia. A seguire stessa sorte della Ventura è toccata alla Tecnital e alla Eurotel. Ma il governatore non si ferma e spiega il perché al Cas accadono miracoli: "Con un provvedimento velocissimo- dichiara Crocetta- il dottor Frisone, dirigente del Cas e responsabile unico dell'appalto di 8 milioni 130 mila euro da cui e' stata espulsa la ditta Ventura SPA ha pensato di risolvere in modo eccellente la 'continuazione' dello spreco. Lo stesso infatti, pur di dimostrare l'indispensabilità del servizio, si è inventato un affidamento in somma urgenza per 90 giorni a tre ditte: la ditta Drago di Tusa, la ditta Isgro' di Barcellona e la ditta Buscemi , al costo di 15 mila euro per avere in cambio circa 5 furgoncini che in passato sono invece costati soltanto 3500 euro di affitto al mese, essendo gli stessi adoperati dal personale interno assunto per svolgere tale mansione. Ora non solo il Cas non utilizza il personale in modo corretto, ma penalizza l'amministrazione di un costo terribile di spese”.

Il Presidente ricorda che se anche queste mansioni non potessero essere svolte da personale del Cas potrebbero essere affidate al corpo Forestale che ha mezzi e uomini, ipotesi questa già avanzata nei giorni scorsi proprio a proposito del servizio di vigilanza affidato alla Ventura per quasi 9 milioni di euro per 18 mesi. Crocetta aveva ironicamente aggiunto “se c’è chi ha mai visto in autostrada qualcuno di questi mezzi di controllo mi avvisi perché io non li ho mai visti….”. Il governatore ha già inviato una lettera al Cas per revocare anche questi provvedimenti, presi tra l’altro in seguito alla precedente denuncia di Crocetta “Anche di quest’ennesima vergogna informerò gli organi competenti del tentativo in atto di danno all'erario, che viene perpetrato all'interno di tale ente regionale” .

In pochi giorni quindi nel mirino sono finiti diversi appalti del Cas che secondo il governatore “puzzano di bruciato”. Il primo ad essere revocato è stato il contratto con la Ventura e non su segnalazione del Cas, ma solo dopo che Crocetta ha scoperto dall’Expo di Milano che l’azienda aveva un’informativa antimafia interdittiva (e non atipica che lascia discrezionalità alla pubblica amministrazione se revocare o meno l’appalto), fatto questo noto anche al Consorzio. Il Presidente nel denunciare l’accaduto ha sottolineato come nonostante la decisione del Prefetto di Milano che ha appunto espulso la Ventura sia stata notificata al Cas il consorzio aveva comunque provveduto ad assegnare alla ditta un altro appalto da nove milioni per diciotto mesi di sorveglianza. Sotto la scure è poi finita l’Eurotel di Agrigento, impresa che si era aggiudicata la gestione dei “Servizi di manutenzione globale dei caselli delle Autostrade Messina-Catania A18 e Messina-Palermo A20 per un triennio” per la bellezza di oltre 5 milioni di euro.

Oggi le nuove dichiarazioni di Crocetta a proposito dell’appalto dato in sostituzione della Ventura che però, a quanto pare, “è un rimedio non migliore del male” perché farebbe acqua da tutte le parti secondo il Presidente. A prescindere dal servizio di vigilanza che con 9 milioni di euro lasciava presupporre un setacciamento centimetro per centimetro di tutto il tracciato autostradale per 18 mesi, Crocetta pone l’accento sul personale interno al Cas e soprattutto sulla Forestale che potrebbe essere utilizzata. A proposito di personale Pino Foti, segretario generale della Filt Messina e Antonio Settineri, segretario del SIL, hanno inviato una lettera a Crocetta per chiedere di tutelare i lavoratori delle aziende oggetto di informativa antimafia alle quali in questi giorni il CAS ha revocato gli appalti. Foti e Settineri spiegano che la Ventura dava occupazione a 71 operai e la Eurotel a 20 operai e che ora si trovano senza lavoro.

“Il mancato rispetto della legalità è stato, ed è, in questa terra il primo ostacolo al lavoro- scrivono i sindacalisti- ed appare strano che il governo regionale non preveda automatiche misure di tutela per i dipendenti di queste aziende”. La Cgil propone l’attivazione di un tavolo di concertazione con il prefetto anche per studiare ipotesi di “internalizzazione” del personale.

Rosaria Brancato