Accorpamento punti nascita Papardo-Piemonte, la consigliera Russo scrive al sindaco

L’assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino era stata chiara anche durante la visita in città lo scorso martedì: in vista dell’accorpamento dei due punti nascita dell’azienda ospedaliera Papardo-Piemonte verrà mantenuto quello al Piemonte dove si realizzerà un Polo Materno-Infantile di II livello. Una tematica che nei giorni scorsi aveva fatto sollevare un coro di no, da parte dei sindacati ma anche del Consiglio comunale e dei consigli di V e VI circoscrizione e che ha fatto tornare sull’argomento la consigliera Antonella Russo che definisce tale scelta inappropriata e non conforme alle norme stesse in materia di sanità.

Innanzitutto la consigliera segnala che il percorso “nascita” deve essere assicurato nel territorio anche sulla base delle caratteristiche della popolazione di riferimento e non solo sulla base dei parti annui. Ebbene, poiché la presenza di un Polo Materno-Infantile di II livello presso l’AOUP G. Martino di Messina (Policlinico Universitario), è già in grado di assicurare una adeguata assistenza alle gestanti ed ai neonati della zona del centro-sud della città, appare più che opportuno allocare il secondo polo presso il presidio “Papardo”, al fine di poter garantire una pari assistenza alla popolazione della zona centro-nord.

L’accorpamento deve poi realizzarsi nella struttura che presenta le migliori condizioni di sicurezza, sia per il neonato che per la donna gravida, e tutta una serie di requisiti e condizioni che attualmente presenta il Papardo. A ciò si aggiunga anche che la realizzazione del polo Materno-Infantile presso l’ospedale Piemonte priverebbe lo stesso presidio delle poche U.O. in atto presenti, quali ortopedia, cardiologia, chirurgia, ecc., che sono indispensabili per far fronte alle emergenze ed urgenze che si presentano quotidianamente presso il medesimo presidio. Infatti, per carenza di locali adeguati e sufficienti, tali presidi, in caso di realizzazione del Polo materno-infantile all’Ospedale Piemonte, sarebbero probabilmente trasferiti al Papardo.

Tutto ciò comporterebbe la paradossale conseguenza di una creazione del polo Materno-Infantile presso il presidio Piemonte senza l’ausilio di tutti quei reparti fondamentali ove trasferire i pazient in caso di necessità, spiega la Russo.

Per tutti questi motivi la consigliera chiede al Sindaco Accorinti e all’assessore alla salute Mantineo quali siano le intenzioni dell’amministrazione e se vi sono già in cantiere dei provvedimenti per tutelare mamme e nascituri. E dando uno sguardo più in generale la Russo chiede anche numi riguardo la politica globale del Sindaco in materia di salute cittadina, in merito alla espressa qualificazione dei servizi che si vogliono tutelare ed incrementare presso il presidio Piemonte di Messina, ai fini della sua stessa sopravvivenza e del suo sviluppo.