Se Luciano Ordile, simbolo della vecchia politica, da Presidente del Vittorio Emanuele avesse fatto…

Saliamo nella macchina del tempo e torniamo agli anni di quellicheceranoprima al Teatro Vittorio Emanuele e facciamo uno sforzo di fantasia.

Supponiamo di essere tornati agli anni in cui era Presidente dell’Ente Luciano Ordile, nominato in quota Udc, ex assessore regionale ai Beni culturali, una carriera politica di lungo corso con la Dc prima con i centristi poi.

Supponiamo che il presidente Ordile avesse avuto, sin dagli anni di gioventù, una lunga amicizia con un collega artista, sfociata anche nella creazione di un’associazione, che chiameremo per ipotesi Pascimenti Ultraterreni. Di quest’associazione, che si occupa di produzione di spettacoli teatrali, Luciano Ordile ne diventa Presidente e con il collega artista collezionano successi e risultati.

Supponiamo che Ordile, nominato Presidente del Teatro dal sindacocheceraprima e quindi dalla vecchia Politica, continui per un certo periodo a figurare nel certificato camerale come presidente dei Pascimenti Ultraterrani nella quale risulta socio il collega artista, Mister X. Supponiamo che pochi mesi dopo la nomina a Presidente di Luciano Ordile, il Cda decida di affidare l’incarico (a pagamento) di direttore artistico proprio a Mister X, ed il sodalizio nei Pascimenti tra il Presidente Ordile e il collega Mister X continui, nonostante le perplessità sollevate da più parti. Supponiamo che il fatto che Ordile e l’amico Mister X prosegua senza che nessuno dei rivoluzionari dal basso batta ciglio in questa situazione. Ipotizziamo quindi, sempre per sfrenata fantasia, che il presidente del Teatro Luciano Ordile abbia nostalgia del suo operato da attore, e partecipi ad un provino per una produzione diretta da Mister X, socio con Ordile nei Pascimenti Ultraterreni (produzione a carico dell’Ente). Ordile supera il provino e ottiene una parte nello spettacolo, il Riccardo III di Shakespeare. Nel frattempo a diventare presidente del sodalizio Pascimenti Ultraterreni, per evitare polemiche, è la moglie del Presidente Ordile. Ed è sempre la moglie di Ordile a trovare occupazione nello spettacolo. I due, il presidente Ordile e la moglie, nonché soci di Mister X-direttore artistico del Teatro, non prendono compenso, in base ad un provvedimento deciso dal Cda, ma si vedono retribuiti solo gli oneri contributivi. Lo spettacolo e gli artisti vanno poi in tournee.

Qualcuno, sicuramente in mala fede, sempre ai tempi di quellicheceranoprima avrà chiesto lumi in merito al comma 2 dell’art.9 del Decreto legislativo n°39 dell’8 aprile 2013 su inconferibilità e incompatibilità: “Gli incarichi amministrativi di vertice e gli incarichi dirigenziali nelle Pubbliche amministrazioni, gli incarichi di amministratore negli Enti pubblici e di presidente e amministratore delegato negli enti di diritto privato in controllo pubblico sono incompatibili con lo svolgimento in proprio, da parte del soggetto incaricato di un’attività professionale se questa è regolata, finanziata o comunque retribuita dall’amministrazione o ente che conferisce l’incarico”.

Al di là dell’ammissibilità o meno sotto il profilo normativo, c’è un altro aspetto che viene spesso contestato alla vecchia Politica e quindi a quellicheceranoprima e cioè l’opportunità. E’ evidente che non ci sono molti casi di Presidente di un Teatro che fa l’attore per una produzione finanziata dal Teatro stesso, diretta dal suo socio in un’associazione da lui presieduta fino a pochi mesi prima e poi presieduta dalla moglie.

La domanda è: se il presidente Ordile, considerato da molti il simbolo della vecchia politica di quellicheceranoprima, avesse fatto tutto questo cosa sarebbe successo?

Che avrebbe fatto la base rivoluzionaria, quella che combatte per il cambiamento culturale e dei metodi? Quante volte ne avrebbe chiesto le dimissioni? Quante voci si sarebbero sollevate, quante dita puntate contro, quanti fiumi d’inchiostro si sarebbero versati, quante proteste nel Cda ed al Comune e nelle sedi della Politica e dei sindacati? Se l’avesse fatto Ordile sarebbe stato crocifisso nel foyer del Vittorio Emanuele o nella Sala Sinopoli.

Ma ovviamente Ordile è l’emblema di un passato che non c’è più e queste cose, per fortuna, nell’era della rivoluzione dal basso non succedono.

Rosaria Brancato