CapitaleMessina: “Il dubbio è che si sia voluta fare una Variante Prg di nascosto”

Le sedute dei Consiglieri a porte chiuse, gli atti nella cassaforte, continua la polemica sulla secretazione della Variante al Prg.

A tornare sulla querelle è CapitaleMessina attraverso una nota congiunta di Pino Falzea e Gianfranco Salmeri che si soffermano su alcuni particolari relativi alla pubblicazione sui quotidiani, come prevede la legge, e sul problema del rapporto tra etica e politica.

“Il nervo scoperto ė la mancanza di trasparenza e gli interrogativi sollevati dalla vicenda sono più di uno- si legge nella nota- Primo: l'avviso di avvio del procedimento è stato pubblicato sul Corriere della Sera e sulla Sicilia, quotidiano cartaceo di Catania, e sorprendentemente non sul quotidiano cartaceo di Messina, cioè la Gazzetta del Sud. Secondo: il Direttore Generale del Comune a febbraio dispone il vincolo di segretezza sulla Variante del PRG, contravvenendo al principio di trasparenza degli atti della Pubblica Amministrazione.

Terzo: dopo le rimostranze provenienti da più parti, sempre il Direttore Generale del Comune, senza alcuna competenza in materia di pianificazione, impone illegittimamente a coloro che di fatto svolgono il ruolo di amministratori nel settore urbanistico, cioè i consiglieri comunali, la segretezza degli elaborati del Piano.

Ponendo i consiglieri comunali, che non sono esperti della materia, privi dell'ausilio di tecnici esperti che possano loro illustrare le scelte operate dall’amministrazione, nelle condizioni di non poter esercitare il ruolo che la legge loro riconosce e cioè di valutare consapevolmente gli atti del PRG. Di conseguenza a causa di questo grave vulnus della democrazia, il Consiglio Comunale rischiava di votare ed adottare il Piano al buio”.

In sintesi secondo CapitaleMessina la pubblicazione del provvedimento su due quotidiani cartacei, Corriere e La Sicilia, che senza ombra di dubbio sono meno letti a Messina della Gazzetta del Sud può far sorgere il dubbio che non si volesse dare molta eco alla pubblicizzazione stessa. In un secondo momento, il provvedimento è stato pubblicato anche sul Giornale e sul Quotidiano di Sicilia. Il voler poi evitare che i consiglieri comunali si confrontassero con gli esperti del settore avvalora il dubbio precedente.

“Solo oggi l'assessore all'Urbanistica- prosegue CapitaleMessina- grazie alla pressione dell'opinione pubblica, "concede" ai consiglieri la possibilità di farsi consigliare da tecnici di fiducia. Diciamolo chiaramente: la sensazione che si ricava da questi fatti è che si sia voluto elaborare uno strumento urbanistico di nascosto.

Altro che amministrazione trasparente, altro che porte del Comune aperte a tutti! Il dubbio piuttosto è che si voglia decidere il futuro della città a porte chiuse, e la mancanza di trasparenza lascia spazio al sospetto che ci possano essere forti interessi in gioco. Ma al riguardo non possiamo esprimere giudizi certi perché non conosciamo le carte. Lo si comprenderà appieno non appena verranno fuori, e ci auguriamo che avvenga prima possibile, per evitare il rischio di illegittimità della procedura di adozione del Piano”.