Roccalumera. Il caso dei manifesti satirici affissi da due cittadini e rimossi dal Comune

A Roccalumera scoppia il caso dei manifesti di satira affissi nei giorni scorsi sui muri della cittadina jonica da due cittadini (Walter Marisca e Francesco Puglisi), relativi all’attività amministrativa. Fatti noti in paese, che spaziano dal mercato quindicinale (che stenta a decollare ed il cui bando per l’assegnazione degli stalli è stato riaperto) alle bollette idriche esose; dalla cittadella dello sport chiusa da tempo alla pista ciclabile annunciata per settembre e non ancora realizzata. Il tutto corroborato dalle foto di alcuni amministratori vestiti da babbo natale. I manifesti sono stati rimossi. Marisca sottolinea in un comunicato che “i temi trattati nel manifesto satirico sono stati oggetto di numerosi articoli apparsi sulla stampa locale”. Ciò premesso spiega la sua versione dei fatti: “Dopo aver affisso i manifesti – esordisce – ci siamo recati in municipio per pagare i relativi diritti, e qui apriti cielo. Infatti, a differenza di altri, non potevamo pagare i diritti di affissione perché in ritardo. Al contempo – prosegue – agli operai del Comune è stato ordinato di rimuovere i murali. Siamo comunque riusciti, dopo ripetuta insistenza, a pagare i diritti di affissione e consegnare nell’ufficio preposto i manifesti da affiggere. Ma a tutt’oggi l’affissione non è avvenuta con motivazioni, a dir poco, di circostanza, quali le violazioni della legge sulla privacy”. Marisca conclude sottolineando che “l’azione di satira non aveva certamente alcun intento diverso da quello di evidenziare dei fatti di dominio ed interesse collettivo: riteniamo che la verità non debba mai fare male ad alcuno”. Non è la prima volta che a Roccalumera, come altrove, vengano affissi manifesti più o meno satirici, dai contenuti spigolosi. Mai però, c’era stato tanto clamore. Cosa avrebbe spinto, pertanto, l’Amministrazione a rimuovere i murali? Dalle indiscrezioni raccolte i motivi sarebbero due. Il primo che i manifesti sono stati affissi prima che venisse pagata la relativa tassa e che ne fosse autorizzata la stessa affissione; il secondo, invece, riguarda la privacy. Con riferimento all’immagine, essendo state pubblicate le foto degli amministratori. Ma ufficialmente, dal Comune, non è stata ancora diramata alcuna nota ufficiale.

Carmelo Caspanello