Stalli disabili a pagamento, Accorinti annuncia il passo indietro sulla determina della discordia

Lo scorso 8 marzo la campagna elettorale non era ancora entrata nel vivo ma Renato Accorinti e il suo movimento Cambiamo Messina dal Basso erano stati i primi a schierarsi contro quel provvedimento del Dipartimento mobilità del Comune che scatenò una pioggia di polemica. Era la determina n. 4 del 5 febbraio 2013, la firma in calce quella del Dirigente Mario Pizzino.

Il provvedimento stabiliva che da quel momento in poi i disabili avrebbero dovuto pagare tutte le spese relative alla “realizzazione e alla manutenzione della segnaletica stradale, sia verticale che orizzontale, di individuazione e delimitazione dello spazio di sosta”, in poche parole il costo dello stallo riservato a chi ha diritto per motivi di disabilità. Stabiliva anche che “ la disabilità consistente nella mancanza della vista, ove non associata ad altra patologia che comprometta la deambulazione, non costituisce presupposto per l’assegnazione dell’area di sosta personalizzata”, quindi nessun diritto allo stallo blu per i ciechi che deambulano.

Durissime le contestazioni, poi la volontà dichiarata del Commissario di Palazzo Zanca Croce a non voler fare alcun passo indietro, Come paghiamo noi devono pagare anche loro, altrimenti li faremmo sentire inferiori, mentre per me sono persone normali, aveva dichiarato il numero uno del Comune. Il 13 giugno Palazzo Zanca ha incassato anche la vittoria del ricorso che lUnione Italiana Ciechi aveva presentato al Tar di Catania. Ma adesso quel provvedimento non avrà vita lunga.

Il sindaco Renato Accorinti ha annunciato oggi che sarà presto ritirata. Come per la Stu Tirone, il sindaco vuole imprimere la sua linea alla vita amministrativa della città. Lo scorso 8 marzo, appresa la notizia di un provvedimento così ingiusto, seppur legittimo, lo staff di Renato Accorinti aveva messo per iscritto e inviato al Commissario Croce la richiesta di revoca immediata della determina, esprimendo l’assoluto dissenso nei confronti dell’iniziativa, espressione di una politica che nel battere cassa – per l’ennesima volta – sceglie di colpire i più deboli e perfino i disabili, infierendo con cinismo sulla sofferenza delle famiglie che vivono questi drammi”.

Oggi al timone di Palazzo Zanca c’è Renato Accorinti. E oggi ad una precisa domanda dei giornalisti sull’intenzione di ritirare o meno quella determina tanto contestata ha risposto un semplice e diretto “si”, senza aggiungere altro. Quasi a voler sottolineare come questo passaggio, per la sua amministrazione, sarà automatico e scontato. Forse come avrebbe dovuto esserlo anche nei mesi scorsi.

(Francesca Stornante)

Martedì, 30 luglio, 2013 – 19:03