Caso Messina: Sicilia Futura va dal prefetto. Riflettori accesi anche sulle cooperative

Detto, fatto. Sicilia Futura aveva annunciato di voler andare dal Prefetto e lo ha fatto, aprendo una nuova pagina nel libro del Consiglio comunale.

Il 14 maggio infatti, a conclusione dell’incontro al quale ha fatto seguito l’addio della capogruppo Elvira Amata, il leader Beppe Picciolo ed il coordinatore cittadino Salvo Versaci attraverso un comunicato stampa hanno acceso i riflettori sulla questione morale, dicendosi pronti a rivolgersi direttamente al prefetto, al questore, al governatore Crocetta ed all’antimafia.

“I nostri consiglieri comunali hanno sollevato una questione etica, alla direzione riunita in sua presenza, offrendo una proposta per affrontare in modo unitario la gravissima "questione morale " che ha investito la città di Messina!- si leggeva-Il gruppo di Sicilia Futura dopo l’operazione Matassa, che va ad aggiungersi ad un quadro turbolento, si rivolgerà direttamente al prefetto Trotta ed al questore Cocchiara, a Crocetta ed all’antimafia”.

Così come annunciato quindi i consiglieri comunali Nino Carreri, Nino Interdonato, Rita La Paglia e Santi Sorrenti, insieme al capogruppo Ars di Sicilia Futura Beppe Picciolo, al coordinatore cittadino Salvatore Versaci, all’addetto stampa Antonio Perna, si sono recati dal vice prefetto Maria Antonietta Cerniglia per investirla di quello che definiscono “il caso Messina” e che riguarda una situazione incandescente in un Palazzo nel quale l’agibilità politica si fa sempre più difficile e la delegittimazione dell’Aula sta diventando un problema. Sicilia Futura, nel rivolgersi al prefetto, vuol anche accendere i riflettori sulla questione delle cooperative, anche di quelle che ancora continuano ad avere affidati appalti e servizi in alcuni settori.

“Tutta la nostra classe dirigente-si leggeva nel comunicato- non potremo restare fermi rispetto ai temi oggetto di riflessione ed a quanto dovrà essere fatto, subito, per mettere mano al "caso Messina". Chiederemo immediatamente udienza a sua eccellenza il prefetto ed al signor questore, al presidente della regione ed al presidente della commissione regionale antimafia, per ottenere un loro consiglio e supporto. Porremo il tema politico sollevato dai nostri consiglieri anche a tutti gli alleati iniziando dal Pd!”.

Il primo passo è stato compiuto, ed è il più delicato, perché si sono rivolti direttamente al prefetto, con un bagaglio di perplessità e di interrogativi che una situazione sempre più ingarbugliata impone. Dall’operazione Matassa in poi ci sono state piccole scosse a Palazzo Zanca, come le dimissioni di Nina Lo Presti e Gino Sturniolo e la presa di posizione congiunta di Area popolare. Ma questa di Sicilia Futura accende nuovi riflettori, apre il tema delle cooperative ed amplia il contesto della riflessione ad un’altra e alta Istituzione, quale appunto il prefetto, che da oggi ha ufficialmente sul tavolo il caso Messina.

Rosaria Brancato