Che fine ha fatto l’Eye Scout, acerrimo nemico degli automobilisti indisciplinati?

Scomparso da 3 anni e mezzo, tranne qualche piccola riapparizione, nessuno sa più che fine abbia fatto l’eye scout della Polizia Municipale. A rimanere, adesso, sono solo grosse perplessità per l’acquisto, e quindi la spesa, per un mega dispositivo utilizzato poche volte e poi lasciato in garage.

Storia strana quella della telecamera filma-tutto vantata come il mezzo decisivo per contrastare soste in doppia e tripla fila e dare una mazzata a tutti gli automobilisti indisciplinati.

Nel marzo 2009 l’eye scout fu installato su un unica vettura della polizia municipale e, nel suo solo primo giorno di lavoro, fruttò ben 2000 multe.

Il meccanismo era elementare: il dispositivo rivelava elettronicamente tutte le soste irregolari e trasferiva le immagini catturate all’operatore, inclusa targa del mezzo e informazioni base del proprietario. Non appena i dati venivano recepiti, la multa veniva verbalizzata, stampata e notificata.

Le polemiche contro un sistema ritenuto eccessivamente "repressivo" erano cominciate immediatamente. Alcuni esponenti del Pd avevano infatti esortato l’amministrazione, e l’allora assessore Melino Capone, a sospendere immediatamente il servizio.

L’eye scout continuò a circolare e multare per diversi mesi fino ad arrivare a racimolare ben 12.000 multe nel solo 2009.

Ben presto, però, della temutissima macchina non si seppe più nulla, se non che si trovava ferma in garage per motivi tecnici.

Per due anni Messina ha vissuto senza occhi elettronici, multe scansionate tramite Gps e azioni mirate contro posteggi in doppia e tripla fila, o nelle carreggiate di preferenza.

Solo lo scorso aprile, il caso eye scout tornò alla ribalta. Ma anche lì si trattò di un periodo brevissimo. I problemi tecnici erano stati risolti, dopo due anni, sostituendo la macchina a gasolio della Polizia Municipale con una elettrica. E, così, al grido di “temete, l’eye scout è tornato” l’intera città si era nuovamente messa all’erta. Ma è bastato davvero poco perché la minaccia passasse e della macchina filma-tutto si tornasse a non sapere più nulla.

Almeno fino ad oggi, quando dalla Polizia Municipale hanno dichiarato che “il Comune non ha soldi per rinnovare i contratti di assistenza per cui il servizio è sospeso da tempo”.

Fino a quando vigerà questo “sospeso” non è ancora dato sapere. Di certo rimane la consapevolezza che il dispositivo ha comportato, nel corso degli anni, spese di acquisto e manutenzione notevoli, a fronte di un utilizzo minimo.

Qualcuno forse gioirà, continuando a sperare in un posteggio in doppia e tripla fila non sanzionato, qualcun altro invece, come è lecito che sia, domanderà: altro spreco?

Veronica Crocitti

@VCrocitti