Missione a Palermo per discutere di precari, oggi il nodo da sciogliere è Casa Serena

La questione dei precari di Palazzo Zanca sbarca sui tavoli palermitani. Nei giorni scorsi da Palazzo Zanca era partita una richiesta di confronto sulla delicata tematica che riguarda l’integrazione oraria e soprattutto il percorso di stabilizzazione che l’amministrazione Accorinti intende portare avanti e ieri c’è stato un primo faccia a faccia. L’assessore Nino Mantineo, il segretario generale e direttore Antonio Le Donne, il dirigente al personale Giovanni Di Leo hanno incontrato la dirigente regionale al Lavoro Anna Rosa Corsello per illustrare il progetto messo in campo con le due delibere di indirizzo varate dalla giunta comunale lo scorso giovedì per capire se la strada intrapresa è percorribile.

E’ stato un incontro interlocutorio e ci rivedremo ancora per discutere nel dettaglio i vari aspetti legati alla questione” ha spiegato l’assessore Mantineo al termine del colloquio, dunque ancora nessuna importante novità sul fronte precari, ma un ulteriore passo verso quell’obiettivo che l’amministrazione intende centrare.

Intanto a Palazzo Zanca i precari scalpitano. “Non possiamo perdere anche questo treno” ha esordito la Segretaria Generale della Fp Cgil Clara Crocè che ieri ha tenuto presso il Salone delle bandiere una nuova assemblea con i lavoratori che adesso attendono sviluppi. “Per colpa degli amministratori che si sono succeduti nel tempo i precari hanno sprecato numerose opportunità a partire dall’insediamento del Commissario Sbordone a genovese a Buzzanca e Croce. Adesso per il sindacato le due delibere d’indirizzo segnano il passo, ma alle intenzioni devono seguire i fatti affinché si possa materialmente realizzare un sogno che i precari accarezzano ormai da 25 anni”. Clara Crocè ricorda che i tempi della stabilizzazione sono stati chiariti dalla stessa dirigente regionale Corsello con due circolari, anche se ci sono alcuni punti legati al numero dei precari da stabilizzare sui quali è necessario fare chiarezza al più presto. In ballo c’è anche l’integrazione oraria. La sindacalista ha ribadito che l’ amministrazione deve ancora adottare il provvedimento per assicurare le 35 ore ai precari. “Siamo pronti a marciare su Palermo, Messina diventerà un caso nazionale” ammonisce la segretaria della Fp Cgil.

Più scettico il Csa, coordinamento sindacale autonomo, che critica altri sindacati (appare chiaro il riferimento proprio alla Fp Cgil) che “proclamano la paternità di tali atti, dando così a vedere di “dettare l’agenda”, ad una sprovveduta Amministrazione, in tema di integrazione e stabilizzazione, pretendendo di essere depositarie di tutte le conoscenze necessarie a realizzare percorsi che, come si evince dalle circolari regionali, non sono chiari neanche a chi ha partorito le leggi statali e regionali in materia”. Il coordinatore Pietro Fotia esprime forti dubbi sui due atti di indirizzo che puntano all’integrazione per un solo mese e che lasciano la stabilizzazione solo sul piano delle intenzioni. Il Csa denuncia poi un altro passaggio di non poco conto. “Abbiamo saputo che, ancor prima del recente atto di indirizzo, era stato approvato, a firma di Sindaco, Assessore al personale e Direttore Generale un atto datato 14 gennaio 2014 per la predisposizione del piano triennale del fabbisogno che, lungi dal prevedere le assunzioni dei “contrattisti”, ha come unico fine l’assunzione dei 20 vigili, che avevano espletato servizio presso il corpo di polizia municipale, più i 12 idonei. Un provvedimento che toglierebbe risorse e posti a tutti i “precari storici”, non solo quelli che operano, tra mille disagi, nel Corpo di Polizia Municipale” Per questo motivi Fotia ha chiesto un incontro urgente all’amministrazione con la partecipazione del Ragioniere Generale Antonino Cama e del dirigente al personale Di Leo, chiarendo sin da subito che l’unico documento da cui potrà evincersi la reale volontà dell’Amministrazione potrà essere rappresentato da un piano triennale delle assunzioni che preveda i posti per i “contrattisti”.

Mentre dunque i precari attendono, c’è un’altra vicenda che aspetta soluzioni in tempi brevissimi: Casa Serena. L’ipotesi di una chiusura temporanea ha fatto balzare dalla sedia sindacati e lavoratori, oggi alle 12.30 Cgil, Cisl, Uil e Orsa incontreranno il Sindaco per discutere del problema e trovare soluzioni indolore per operatori e anziani.

Su Casa Serena ha voluto dire la sua anche il deputato ed ex candidato sindaco Vincenzo Garofalo che ricorda che quella di casa Serena è una questione nota all'amministrazione sin dal suo insediamento. “Si tratta di una vicenda della quale si è iniziato a discutere ben prima dell'avvio della campagna elettorale e che, in quell'occasione, è stata costante oggetto di dibattito. Purtroppo, a distanza di tempo, ancora, non ci sono altro che dubbi e rischi per i lavoratori e per gli ospiti della struttura, quegli "ultimi" che dovrebbero rappresentare il primo interesse di questa giunta e di noi tutti” ha commentato il deputato del Nuovo Centro Destra Garofalo. “Il mio non vuol essere un affondo a Palazzo Zanca, ma una richiesta di chiarimenti: è importante capire cosa, sin qui, abbia ostacolato il programma di ristrutturazione e cosa ne sia stato della gara relativa alla gestione di una parte della struttura.La condizione critica e precaria di Casa Serena, lo scorso anno rientrava già tra le urgenze primarie da gestire, per tanto non solo non possiamo permetterci di distogliere neanche per un attimo l'attenzione da una faccenda che dovrebbe già avere avuto risoluzione ma, soprattutto, abbiamo l'obbligo di capire e chiarire ai diretti interessati quali siano gli intoppi che non consentono un definitivo e positivo esito”.

In giornata dovrebbe arrivare qualche novità. L’amministrazione ha intenzione di dialogare con sindacati e operatori, non resta che attendere.

Francesca Stornante