Il Pdl che vince va verso la resa dei conti e commissaria Buzzanca

Il Pdl che vince va alla resa dei conti interna e si prepara, senza primarie, a confermare il trend delle Politiche anche alle amministrative di maggio. Nel frattempo regola i conti con gli ex An e si appresta a commissariare il coordinatore provinciale Giuseppe Buzzanca. E’ quanto emerso dalla conferenza stampa che si è tenuta nella sede provinciale del partito, in via I settembre, “La prima sede ufficiale dopo sette, otto anni trascorsi senza avere un luogo dove far politica insieme” sottolinea felice il deputato Nino Germanà, alla presenza del coordinatore regionale Giuseppe Castiglione eletto alla Camera, del coordinatore cittadino Enzo Garofalo e del presidente della Provincia Nanni Ricevuto. Alle loro spalle un cartellone con una Sicilia azzurra ed in evidenza, in bianco, quel 33,39%, che è il dato registrato al Senato nell’isola e che ha consentito al Pdl d’incassare il premio di maggioranza e portare a Roma 14 senatori, tra i quali, unico senatore messinese, il sindaco di Sant’Agata di Militello, Bruno Mancuso.

“Sappiamo bene il ruolo che ha avuto nella rimonta del Pdl Silvio Berlusconi- commenta il coordinatore cittadino, confermato parlamentare Enzo Garofalo- ma, anche alla luce del fatto che abbiamo registrato la percentuale più alta tra tutte le province siciliane, è giusto riconoscere il nostro valore aggiunto”. Insomma, molto più che altrove per il deputato azzurro il partito locale ha “il quid” che secondo il Cavaliere mancava ad Angelino Alfano per conquistare le folle. Il “quid” a Messina ce l’hanno ed è venuto fuori alle regionali, subito dopo l’invito di Alfano a Corona (che era sotto processo) a fare un passo indietro. Fu allora che l’ala ex Forza Italia, per non lasciare definitivamente in mano il partito agli ex An, puntò tutto su Nino Germanà e serrò le fila. Il resto, fino alle Politiche di febbraio con il Pdl di nuovo primo partito a Messina, è storia recente.

“Vogliamo essere il nuovo Pdl- spiega Germanà- non nuovo nei volti, quanto nel modo di fare politica. Stiamo iniziando con una sede, un luogo dove finalmente possiamo incontrare la stampa, organizzare le riunioni tra esponenti del partito, rinsaldare i legami col territorio”.

A guardare i presenti alla conferenza stampa, anche nel saloncino, più che il “nuovo Pdl” sembra la “vecchia Forza Italia”, quella precedente all’abbraccio con gli aennini. Ed in fondo è anche quello che sta accadendo in tutto il Pdl anche a livello nazionale. Via libera quindi allo snocciolamento dei dati registrati a Messina e provincia alle Politiche con il 28% al Senato e il 27,8% alla Camera

“E’ il 16% in più di quanto abbiamo avuto alle regionali- prosegue Germanà- e se andiamo ai singoli Comuni, da Barcellona a Milazzo abbiamo triplicato i consensi rispetto all’autunno. A Patti poi il candidato Mauro Aquino, nonostante la presenza di Maria Tindara Gullo, Pd e Saro Sidoti Udc, ci ha portati al 34%. Certo dobbiamo anche ringraziare il governo Crocetta che in questi mesi ha perso tempo solo a fare annunci”. A proposito di annunci Giuseppe Castiglione ha confermato che la prima proposta di legge che il Pdl presenterà sarà la restituzione dell’Imu e la successiva abolizione. Sul fronte Regione è toccato a Ricevuto, “presidente esodato” a ribadire che il partito è contrario alla cancellazione di Enti che devono invece essere riorganizzati e che tra l’altro il vero rischio è che di proroga in proroga la giunta Crocetta commissari a vita le Province. “All’Ars faremo le barricate impediremo che vengano cancellate”, ha aggiunto Germanà.

Il coordinatore regionale Castiglione non ha dubbi “le Politiche non hanno premiato questo governo regionale che ha saputo fare solo annunci e pochi fatti. E se la Sicilia è la regione più azzurra dopo la Puglia, il vero sconfitto è il Pd”.

Grande assente, anche perché non invitato, è il coordinatore provinciale Giuseppe Buzzanca, peraltro la sede della conferenza stampa è proprio la segreteria provinciale, fatto questo che amplifica la profondità della frattura con il gruppo Nania, consumata con l’esclusione della corrente dalle liste. Buzzanca e i suoi del resto durante le convention ufficiali non si sono visti e, nonostante i toni tutto sommato pacati della conferenza stampa post-epurazione, hanno affilato le armi per lo scontro finale. “Buzzanca e Nania per il partito sono risorse- dichiara diplomaticamente Castiglione- perché nel partito deve esserci sia il centro, che siamo noi, che la destra. Nelle prossime settimane procederemo alla riorganizzazione del partito, ad una nuova struttura organizzativa”. Insomma anche se il termine non viene pronunciato, si va verso il commissariamento del coordinamento provinciale, probabilmente già nella prossima settimana, anche perché nel frattempo l’ex sindaco e l’ex senatore stanno preparando un Movimento in vista delle elezioni. A proposito di amministrative come chiarito anche da Garofalo l’obiettivo non sono le primarie, ma l’apertura ai movimenti ed ai partiti alleati con una priorità: il programma. I nomi ci sono e si rincorrono da giorni e questo riferimento ai movimenti ed alla società civile potrebbe equivalere ad un candidato che non sia espressione diretta del Pdl. Al massimo entro due settimane, sussurrano, il nome verrà fuori. Nel frattempo la resa dei conti si sarà già consumata.

Rosaria Brancato