Forza Italia: “Sì alla sfiducia ad Accorinti ma presentiamo una nostra mozione tecnica”

“Noi votiamo la sfiducia al sindaco Accorinti. Ma non siamo d’accordo con le altre mozioni presentate e soprattutto con i metodi adottati per farlo, quindi ne presentiamo una nostra nei prossimi giorni”. Così i vertici cittadini di Forza Italia, i commissari Santi Formica e Bernardette Grasso . E siamo a quota 4 mozioni per 15 consiglieri. Quel che non si è mosso per mesi ha iniziato a muoversi in 4 giorni, tanti quanti sono bastati al Consiglio comunale per presentare mozioni di sfiducia, con la singolarità che ognuno accusa gli altri di averla fatta male. “La mia è migliore della tua” è in sostanza il dibattito, fatto questo che fa pensare che l’obiettivo finale sia quello di non arrivare uniti alla meta, e non raggiungendo la fatidica quota 16 consiglieri la sfiducia non vedrà mai le luci dell’Aula.

Dalla conferenza stampa di Santi Formica, Bernardette Grasso, Fabrizio Sottile, Pierluigi Parisi e Giuseppe Trischitta è emerso un fatto nuovo: Forza Italia presenterà la mozione di sfiducia e inviterà gli altri a sottoscriverla, di fatto virando rispetto a quanto dichiarato lo scorso mese dai consiglieri subito dopo la proposta presentata da Piero Adamo. Ma, ed anche questo è emerso chiaramente, pur volendo sfiduciare “un sindaco sfiduciato nei fatti”, Forza Italia non condivide nessuna delle mozioni finora presentate “sono demagogia” e ne presenterà una nuova di zecca invitando gli altri a sottoscriverla.

“Noi siamo opposizione di questa amministrazione- ha spiegato Santi Formica- Ma non si può fare demagogia come hanno fatto finora gli altri, sia quelli che hanno presentato la mozione dal notaio che i Dr che non hanno consultato nessuno e comunque hanno fatto un documento politico. Noi presenteremo una mozione tecnica e sarà poi il capogruppo a contattare gli altri capigruppo per trovare un percorso unitario ed eventualmente integrare o modificare”.

In sintesi Forza Italia fa la stessa cosa che hanno fatto i Dr, presenta una mozione da sottoporre all’attenzione degli altri, ma, ribadiscono “la loro è politica la nostra è tecnica”. Nel frattempo però, secondo quanto emerso in conferenza stampa, almeno sul fronte Piano di riequilibrio i consiglieri del gruppo, rimasti in 3 dopo che Giovanna Crifò ha sottoscritto il documento Dr (di fatto palesando quel passaggio con le truppe di Picciolo non ancora ufficializzato finora), continueranno a votarlo, così come hanno fatto in questi anni con tutti i bilanci.

“Noi siamo contrari al dissesto- ha chiarito Pierluigi Parisi- ed è solo nell’interesse della città che abbiamo votato per il Piano di riequilibrio e continueremo a farlo, ma sulla sfiducia, a differenza dei Dr che fanno demagogia, siamo pronti a votarla”.

Dopo la prima mozione presentata un mese fa da Piero Adamo, quella depositata dal notaio dai consiglieri Daniele Zuccarello, Antonella Russo, Nora Scuderi e Donatella Sindoni, e che resterà un mese aperta alle firme di altri sottoscrittori, e dopo la proposta di sfiducia presentata dai Dr e firmata da Elvira Amata, Carlo Abbate, Rita La Paglia, Nino Interdonato, Nino Carreri, Santi Sorrenti e Giovanna Crifò, si arriva alla quarta, che, stando a quanto si è capito in conferenza stampa, dovrebbe arrivare a Palazzo Zanca nei prossimi giorni.

Tutti i consiglieri sanno benissimo che per avere valore ufficiale e per potere essere ricevibile dal segretario generale la mozione di sfiducia deve essere sottoscritta da 16 consiglieri, pertanto le vicendevoli accuse di demagogia o di scontri per la primogenitorua non hanno nessun rigore logico e fanno emergere ancora una volta un Consiglio comunale diviso che non ha nessuna intenzione di perdere la poltrona.

Se nessuna delle mozioni raggiungerà quota 16 si sarà trattato di un balletto e già il fatto che ai 7 Dr si siano aggiunti i 4 più Adamo arrivando a quota 12 ha creato il panico (probabilmente anche tra gli stessi 7 Dr che non sono tutti d’accordo): ne bastano altri 4 per arrivare al fatto concreto. Niente paura, gli altri 4 non arriveranno mai perché già adesso Forza Italia ha detto che ne presenterà un’altra, ma voterà sì qualora una mozione arrivi in Consiglio (ma in quel caso di sì ne servirebbero 27).

“Non ci stiamo agli slogan ed agli annunci- spiega Fabrizio Sottile- noi siamo contro il dissesto e contro Accorinti e lo dimostreremo”.

Durissima sulla crisi idrica è stata Bernardette Grasso: “quello che è successo in questi giorni è il paradigma di Messina, una città nella quale anche l’ordinarietà viene garantita. Forza Italia è favorevole alla sfiducia ma non condivide il percorso finora individuato. Messina non deve cambiare passo, deve cambiare direzione. E’ a città ultima per vivibilità, l’anno scorso gli anziani di Casa Serena sono rimasti al gelo per mancanza di gasolio. E adesso Accorinti parla in tutte le tv del mondo di mafia dell’acqua e dimentica che l’Amam la gestisce il comune”.

Sulla sfiducia quindi Forza Italia ha virato rispetto alle posizioni di un mese fa,ma Trischitta sottolinea: “in questo momento dobbiamo affrontare un’emergenza gravissima. Ci sono delle priorità. In ogni caso sul Piano di riequilibrio noi non cambiamo idea, lo votiamo perché è la salvezza per Messina”.

I 3 di Forza Italia quindi non andranno ad aggiungersi ai 12 facendo raggiungere quota 15, un numero troppo vicino al 16……

Rosaria Brancato